“Il ‘boom’ dei contagi da Covid 19 dovuti alla variante Omicron sta creando seri problemi al mondo del lavoro, in particolare alle micro e piccole imprese che sono composte da pochi addetti. Siamo preoccupati in primis per la salute, e confidiamo nel fatto che i vaccini continuino a funzionare permettendo di mantenere sotto controllo la situazione negli ospedali, tuttavia la situazione nel mondo imprenditoriale è caotica e confusa: chiediamo interventi rapidi per fare chiarezza e per consentire alle imprese di lavorare”.
Gilberto Luppi, presidente generale Lapam Confartigianato, interviene sulla situazione e fa alcune richieste precise a partire dal fatto che, nelle piccole realtà, basta un contagio o due per fermare le aziende: “E’ necessario proseguire nella strada intrapresa per ridurre i tempi della diagnosi, di certo l’intervento della Regione di far valere anche i tamponi antigenici fatti in farmacia aiuta (anche se le farmacie sono ora prese d’assalto, e andrebbe comunque fatto uno sforzo ulteriore per permettere di fare più tamponi e di convenzionare tutte le strutture private possibili). La misura che consente ai contatti stretti di un positivo, se vaccinati con tre dosi o comunque se vaccinati o guariti entro i 4 mesi, di poter continuare a lavorare sia pure con attenzioni rafforzate e la cosiddetta autosorveglianza, indossando sempre la mascherina FFP2, rappresenta sicuramente un passo avanti per il mondo del lavoro, ma in questo momento non basta. E’ anche indispensabile rafforzare il sistema dei tamponi, affidandosi appunto anche ai privati, per liberare il prima possibile le persone che guariscono dal contagio. E’ poi necessario un intervento urgente del Governo per calmierare i prezzi dei tamponi molecolari e di quelli antigenici, così come è stato fatto per le mascherine. In molti altri paesi il costo dei tamponi è molto più basso del nostro, per venire incontro alle esigenze del mondo del lavoro anche questo sarebbe un sostegno importante”.