Anche il Comune di Modena aderisce alla protesta nazionale dell’Anci, che nella serata di giovedì 10 febbraio vedrà spegnere l’illuminazione di edifici pubblici, monumenti e luoghi rappresentativi in numerose città d’Italia. La simbolica protesta è stata lanciata nei giorni scorsi dal presidente Anci Antonio Decaro al fine di sollecitare il Governo ad intervenire per far fronte l’aumento dei costi dell’energia.

“Stiamo toccando con mano le conseguenze della crisi energetica – afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – attraverso il grido di allarme delle nostre imprese, delle famiglie e di tante realtà del tessuto sociale cittadino che a causa degli aumenti in bolletta vedono a rischio i bilanci e la loro stessa esistenza. Al Governo – continua Muzzarelli – chiediamo sostegni adeguati e interventi più incisivi per le famiglie, le imprese, le realtà sociali, sportive e ricreative. Devono inoltre anche tornare i conti degli Enti locali per poter garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini e per scongiurare il rischio che la salvaguardia degli equilibri di bilancio vada ancora una volta a scapito dei servizi pubblici”. L’Anci stima, infatti, per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
L’illuminazione della Ghirlandina si spegnerà alle 22 di giovedì 10 febbraio; il monumento simbolo della città rimarrà spento per tutta la notte.

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