“Nel 2022 usciremo dallo stato di emergenza con la progressiva normalizzazione della vita quotidiana, sociale, lavorativa, ma per i bilanci dei Comuni questo non sarà un anno covid free. I prossimi mesi sono delicati e da Roma dobbiamo avere più certezze economiche, perché troppe sono le variabili che pesano interamente sui bilanci locali. Noi siamo già al lavoro, ma chiediamo responsabilità e giusta considerazione al livello nazionale”.
È l’appello che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha fatto concludendo l’informazione Covid al Consiglio comunale di giovedì 17 febbraio con una riflessione sul fronte economico e, in particolare, su finanza e tenuta dei bilanci degli Enti locali.

“È sempre più evidente che servirà un sostegno per gli Enti locali che in un qualche modo copra anche il secondo semestre dell’anno corrente. Qualche segnale è arrivato con il Decreto Sostegni Ter in merito all’utilizzo del Fondo Funzioni Fondamentali, ma non basta. Lo dico ora che siamo in fase di approvazione bilancio – ha sottolineato il Muzzarelli – come l’ho ricordato in tante altre occasioni: bisogna accompagnare i Comuni in questa fase complicata, assicurando risorse in più non solo per la tenuta dei bilanci locali, ma anche con la reale capacità delle Amministrazioni di fare politiche a favore dei cittadini, delle imprese e del mondo dell’associazionismo. I prossimi mesi sono delicati e dobbiamo avere qualche certezza economica in più da Roma perché sono troppe le variabili che pesano interamente sui nostri bilanci locali (spesa corrente e investimenti) a partire dai costi aggiuntivi Covid per l’erogazione dei servizi alla persona e dagli aumenti dei costi di energia e materie prime”. Ha quindi osservato: “I Comuni vogliono essere a fianco di cittadini e tessuto economico. Auspichiamo un dialogo più serrato tra Governi, Regioni, Anci e Upi perché la legislatura volge al termine e c’è poco tempo per programmare il 2023-2024. Sarebbe paradossale in questo periodo di grandi opportunità legate ai fondi europei, ritrovarsi a fine anno nell’impossibilità di garantire servizi di qualità o, peggio, costretti a tagliare l’offerta pubblica che serve ad una grande città come Modena”.
Nel corso dell’informazione il sindaco ha inoltre sottolineato come anche la settimana appena trascorsa abbia confermato che la quarta ondata della pandemia da Covid-19, caratterizzata dalla variante Omicron, in Italia sta volgendo al termine rapidamente e che si palesano le condizioni per arrivare a una cessazione definitiva dello stato di emergenza nazionale, già fissato al 31 marzo.
“Le prossime settimane – ha affermato – potrebbero davvero segnare un definitivo cambio di fase in positivo, rispetto agli ultimi due anni, per quanto riguarda la vita delle persone, l’economia e la socialità. Mentre la campagna per la dose booster procede – ha aggiunto – credo che ci saranno le condizioni per accelerare in maniera definitiva sulle riaperture complete di tutte le attività e per togliere tutte le restrizioni, a partire da chi ha completato il ciclo completo di vaccinazione”.
Per guardare agli aspetti sanitari, il sindaco ha confermato il calo di contagi e ricoveri sul territorio emiliano-romagnolo: la pressione sugli ospedali si sta quindi alleggerendo e la curva è al ribasso anche sul fronte dei contagi, più lenta la decrescita dei decessi.
Anche sul territorio modenese prosegue e in modo più marcato rispetto ai giorni precedenti, la riduzione della percentuale di positività, del numero di nuovi casi e per la prima volta in questa quarta ondata si registra un calo nel numero di ricoveri.
Da inizio pandemia il totale di casi positivi registrati nella provincia di Modena è di 179.035, mentre al 14 febbraio i positivi accertati sono 9.400 di cui 349 ricoverati. Sono invece 9.601 le persone in isolamento.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, in Emilia-Romagna sono state superate le 10 milioni di dosi inoculate e il 93,2% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. Nel territorio provinciale di Modena sono state somministrate complessivamente 1.611.225 dosi, di cui 594.530 prime dosi, 561.041 seconde dosi e 455.654 dosi aggiuntive (addizionali e booster).

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