È stato approvato dagli Organi di Ateneo di Unimore il primo Piano di eguaglianza di genere – GEP (consultabile qui la versione sfogliabile interattiva: https://www.unimore.it/ editoria/sfoglia/gep/index.html), disegnato dal Comitato Tecnico Operativo costituito nel 2020 per la stesura del Bilancio di genere e coordinato dalla Prof.ssa Tindara Addabbo, Delegata per le Pari Opportunità.
Il Piano di Eguaglianza di genere si inserisce all’interno del ciclo della performance gender sensitive e fa parte della programmazione strategica dell’Ateneo. Unimore è fra i primi Atenei in Italia ad averlo adottato. Il GEP è, a tutti gli effetti, coerente con le Linee guida della Commissione Europea e con le Linee Guida della Commissione Tematiche di Genere della CRUI, segue inoltre l’impostazione dei Gender Equality Plan che è stata sviluppata sotto la guida dell’Università di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del progetto LeTSGEPs (Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research institutions) ammesso al finanziamento Horizon 2020: si tratta di un progetto che pone le basi per una stretta interazione fra bilancio di genere degli enti di ricerca e piani di eguaglianza di genere perché questi ultimi siano realmente trasformativi. Una sfida questa che è stata accolta da sei partner (enti di ricerca e università) che adesso possono implementarne le azioni: Mathematical Institute of the Serbian Academy of Sciences and Arts (MISANU), Serbia; University of Messina (UNIME), Italy; University of Tirana (UT), Albania; Institut de Ciències del Mar (ICM) e Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), Spain; Cergy Paris Université (CY), France; Max-Planck-Gesellschaft (MPG), Germany.
Il processo che ha condotto alla stesura del Piano è stato un processo partecipato in quanto ha coinvolto, attraverso audizioni, la governance di ateneo, il delegato Qualità, il Presidente della Consulta del personale tecnico e amministrativo, il presidente della Conferenza della Componente studentesca, i referenti di Pari Opportunità dei dipartimenti e la componente studentesca attraverso l’Equality Week, una serie di iniziative che hanno visto la partecipazione di numerose studentesse e studenti (https://www.focus.unimore.it/equality-week-iniziative-eventi-laboratori-allinsegna dellinclusione-e-del-rispetto-verso-le-diversita/).
Inoltre il Comitato unico di garanzia – CUG, la cui presidente ha partecipato attivamente ai lavori del comitato tecnico operativo, ha discusso al suo interno il GEP facendo proposte per l’inserimento di azioni o suggerendo modifiche nelle azioni esistenti.
Entro questa prospettiva, il CUG stesso è incaricato a predisporre il Piano delle Azioni Positive – PAP, che verrà proposto nel corso del 2022 in una nuova edizione, ed è quindi cruciale il suo coinvolgimento attivo sia nel disegno delle azioni del GEP sia nel monitoraggio di molte delle azioni previste nel Piano.
L’analisi di contesto avviene sulla base di dati di fonte amministrativa e indagini ad hoc condotte sul personale e sulla componente studentesca disaggregando i dati in base al genere e, ove possibile, con attenzione all’intersezionalità (con riferimento, ad esempio, alla disabilità o presenza di disturbi specifici dell’apprendimento o alla provenienza da altri paesi). L’analisi di contesto su indicatori specifici individuati nelle singole azioni del GEP supporterà la valutazione delle azioni del GEP nel periodo novembre/dicembre di ogni anno.
Si applicherà all’analisi di contesto IDEM, l’innovativo modello di misurazione dell’equità di genere che integra analisi di tipo quantitativo e qualitativo (cfr. start-up universitaria IDEM: https:// idemindthegap.it/) che consentirà di valutare l’effetto complessivo delle azioni sul grado di equità di genere dell’Ateneo.
L’Ufficio Ricerca Nazionale e Internazionale, grazie anche al contributo della rete di referenti Pari Opportunità nei dipartimenti, coordinata dalla Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, continuerà l’analisi sui progetti di ricerca presenti in Ateneo aventi un impatto in termini di equità di genere. Particolare attenzione verrà posta nella diffusione di informazioni a bandi relativi a progetti di ricerca su uguaglianza di genere e pari opportunità.
Il GEP inoltre è in stretta relazione con il bilancio di genere di Ateneo che potrà valutarne l’impatto di genere in una fase di auditing e includere le azioni nella fase di programmazione.
“Una caratteristica distintiva del GEP Unimore – afferma la Prof.ssa Tindara Addabbo – è la possibilità, grazie al ruolo svolto nell’interazione con altri Atenei e enti di ricerca, di potere rafforzare con l’analisi comparata e il costante confronto sull’implementazione, la capacità trasformativa delle azioni. Per ogni azione del Piano ci sono più stakeholders interni ed esterni coinvolti e sono identificati, all’interno dell’ateneo, gli organismi di parità e le direzioni responsabili: questo a testimonianza del fatto che l’Ateneo si impegna trasversalmente per l’implementazione del Piano di Eguaglianza di genere e per pratiche di inclusione a tutti i livelli”.