“Con il Dl Sostegni Ter il Governo ha fatto dei passi in avanti sul caro materiali, ma non ancora sufficienti per scongiurare il rischio di blocco dei cantieri, degli appalti e delle opere pubbliche. Occorrono modifiche urgenti per adeguare in modo strutturale e vincolante i prezzi delle materie prime ai nuovi valori di mercato, sia per le opere in corso che per quelle ancora da bandire. In sintesi, occorre un meccanismo compensatorio obbligatorio, aggiornamenti in linea con i prezzi di mercato e un’efficace clausola automatica di revisione prezzi”.

Alberto Belluzzi, responsabile Lapam Edilizia, commenta così la situazione legata ai prezzi dei materiali, a cui però aggiunge altro: “Per salvare le opere pubbliche chiediamo un meccanismo obbligatorio di compensazione, semplice e automatico, valido fino alla fine del 2023 per evitare il fenomeno di mandare a gara opere sottocosto (un meccanismo che manda fuori mercato le imprese serie e qualificate a vantaggio di chi serio non è…), per non bloccare le opere già in corso occorre dunque garantire che l’aggiornamento dei prezzari avvenga sulla base dei valori di mercato e a regime è necessario individuare  un meccanismo strutturale di revisione prezzi”.

Ma Belluzzi va oltre e ricorda un recentissimo intervento dell’Europa: “La Commissione ha recentemente ‘sdoganato’ il Superbonus, con parole che somigliano molto alle nostre. Nel rapporto pubblicato si evidenzia lo straordinario successo della misura che, con una domanda costante di interventi agevolati, sostiene e incrementa la ripresa del settore delle costruzioni. Ma c’è di più: si raccomanda l’estensione del beneficio per fornire tempo sufficiente a chi usufruisce delle agevolazioni di completare gli interventi approvati entro le scadenze e ricevere i rimborsi, come chiediamo da tempo noi di Lapam Edilizia insieme alle altre associazioni. Il secondo punto importante rilevato dalla Commissione Europea riguarda il campo di applicazione della misura, che dovrebbe essere estesa su una gamma più ampia di tipi di edifici, piuttosto che circoscritta a categorie specifiche, anche in questo caso venendo incontro alle nostre richieste. Infine l’Europa spiega come dovrebbero essere ulteriormente semplificate la comunicazione e le procedure del Superbonus per rendere più facile per gli individui e le piccole imprese di beneficiare del meccanismo”.

Infine il responsabile Lapam Edilizia introduce un ulteriore aspetto: “In tutto questo le nostre imprese ci segnalano uno slittamento nell’arrivo delle materie prime che impatta sugli appalto pubblici e anche sul Superbonus: un combinato disposto che manda in panne tutto il sistema dell’edilizia, il comparto che dovrebbe trainare la ripresa in questo delicatissimo momento. Gli effetti della guerra si fanno sentire anche sull’edilizia.

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