Lo ha eletto questo pomeriggio, con un consenso pressoché unanime, nel corso del 13esimo congresso regionale, il Consiglio generale del sindacato di via Milazzo alla presenza del segretario generale nazionale Luigi Sbarra.  “Questa conferma, oltre ad essere un grande onore, è anche una grande responsabilità che condividerò con la Segreteria e tutta l’organizzazione per consolidare ancora di più il percorso tracciato in questi tre anni e rafforzare l’autorevolezza politica e sindacale della Cisl su tutto il territorio”, ha affermato il neoeletto.

Una nuova Segreteria regionale che ha visto le conferme di tutti i componenti: Antonio Amoroso, Willim Ballotta e Orietta Ruccolo.

Nato a Cesena, classe 1967, sposato e padre di due figli, Pieri ha all’attivo quasi 31 anni di lavoro e impegno in Cisl. La sua attività sindacale inizia nel 1989 come operatore nella zona del Rubicone, per poi diventare, l’anno successivo, a soli 23 anni, segretario generale della categoria degli edili (Filca) Cisl di Cesena. Ruolo confermato nel 1997 dopo l’accorpamento delle strutture Filca di Forlì e Cesena, stesso anno in cui entra a far parte anche della Segreteria regionale della categoria.  Nel 2001 lascia la Filca per diventare reggente della Cisl Rimini, ruolo che ricopre per circa un biennio fino a quando, nel 2003, viene eletto nella nuova Segreteria Cisl di Forlì-Cesena, per poi diventarne segretario generale nel 2012. L’anno successivo entra nella Segreteria della neonata CISL Romagna, scaturita dall’accorpamento dei territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e nel 2016 ne è eletto segretario generale. Nel gennaio del 2019 diventa segretario generale regionale della Cisl.

Tanti gli spunti dati dal segretario generale della Cisl Emilia-Romagna nel suo lungo discorso d’insediamento: sicurezza e qualità del lavoro, parità di genere, giovani, patto per il lavoro e per il clima, importanza di un lungimirante impiego delle risorse e degli investimenti del Pnrr, legalità, tutele sociali per fragili e anziani, ambiente e transizione ecologica. Tuttavia, inevitabilmente, l’accento non poteva che essere posto sulle conseguenze umanitarie, sociali ed economiche derivanti dall’invasione russa in Ucraina.

“Se quella contro la pandemia è stata ed è una guerra inevitabile, contro un nemico invisibile, ciò che sta avvenendo alle porte dell’Europa non può trovare nessuna giustificazione e tolleranza”, ha esordito Pieri.

“Non possiamo condividere atteggiamenti di neutralità, abbiamo il dovere di dire chiaramente di chi sono le responsabilità, di evitare equivoci ed equidistanze tra aggressori e aggrediti. Il popolo ucraino ha tutto il diritto a resistere”, ha continuato il segretario generale regionale della Cisl.

“Ma anche sul fronte economico – ha continuato il dirigente sindacale – le preoccupazioni sono forti. Nella nostra regione, con le tensioni sui mercati dell’energia e delle materie prime, già ci sono i primi segnali di chiusure e di fermi produttivi di molte aziende, per questo da un alto vanno messe in campo immediatamente una serie di azioni importanti con la riattivazione degli ammortizzatori sociali, dall’altra serve un recovery plan europeo sull’energia. È una fase di transizione straordinaria che rischia di essere molto lunga, per questo bisogna dare garanzie e mettere in campo misure straordinarie”.

 

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