È in aumento del 5 % su base tendenziale annua l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di febbraio 2022 sul territorio comunale di Modena; l’indicatore registra anche una crescita su base congiunturale rispetto al mese di gennaio 2022 (+ 0,6 %). L’inflazione prosegue quindi la sua accelerazione, spinta dai rincari di energia elettrica, combustibili, carburanti e, in misura minore, alimentari. È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.

Gli indici dei prezzi al consumo dello scorso febbraio sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio 2021, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in febbraio i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in salita (+ 1,2 %) sul totale dei beni, col traino costituito dai beni energetici (+ 2,5 %) e da quelli alimentari (+ 1 %). Segno positivo anche per i beni non regolamentati (+ 1,2 %) e gli altri beni (+ 0,8 %). Tornano a crescere pure i tabacchi (+ 0,2 %). Il totale dei servizi risulta in modesto aumento rispetto a gennaio (+ 0,1 %): nello specifico, si nota il segno più per i servizi vari (+ 0,5 %) e i servizi relativi all’abitazione (+ 0,1 %). In calo, invece, i servizi relativi alle comunicazioni (- 0,1 %) e i servizi ricreativi e culturali (-0,1%). Invariati i servizi relativi ai trasporti.

La divisione “Trasporti” (+ 1,6 %) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante: sul piatto della bilancia pesano i noti aumenti subiti dai prezzi dei carburanti per mezzi di trasporto privati, affiancati dalle automobili, che segnano rincari più moderati. Crescono anche le spese sulla manutenzione e riparazione di mezzi di trasporto privati e il trasporto aereo; cala il trasporto su rotaia. Significativo pure l’aumento di “Mobili, articoli e servizi casa” (+ 1.2 %): in crescita ci sono i prezzi di mobili e arredi, grandi elettrodomestici e dei beni non durevoli per la casa; in calo, internamente alla categoria, solamente i piccoli elettrodomestici.

“Alimentari e bevande analcoliche” fa segnare + 0,9 %: con l’eccezione di acque e bevande analcoliche, tutte le classi di spesa interne alla categoria sono in crescita e, in particolar modo, vegetali; pane e cereali; latte, formaggi e uova. Identico incremento per “Comunicazioni” (+ 0,9 %, divisione a completa rilevazione centralizzata nazionale): i rincari riguardano, innanzi tutto, gli apparecchi telefonici; leggerissimo calo, invece, per i servizi di telefonia.

Crescita importante anche per “Ricreazione, spettacolo, cultura” (+ 0,8 %): con l’avvicinarsi della bella stagione, gli articoli per giardinaggio, piante e fiori marcano rincari diffusi e consistenti; crescono inoltre i pacchetti vacanza, i giornali e, in misura minore, i computer. Flessione, viceversa, per gli apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione (come tv e stereo).

Sempre tra le voci in aumento, “Servizi sanitari e spese per la salute” fa segnare un 0,7 %: nonostante la stabilità della spesa sui prodotti farmaceutici, i rincari su servizi medici, dentistici e paramedici, determinano il segno più della divisione. Di poco inferiore il + 0,5 % per “Abitazione, acqua, energetici”: laddove l’ascesa dei prezzi dell’energia elettrica – comunque meno marcata delle scorse mensilità – continua a essere il principale traino dell’inflazione, il gas di rete segna un leggero calo congiunturale (le quotazioni sono comunque decisamente più alte del febbraio 2021). Aumentano lievemente pure gli affitti; stabili le spese condominiali. La stessa variazione (+ 0,5 %) riguarda anche “Bevande alcoliche e tabacchi”: in questa divisione, a completa rilevazione centralizzata nazionale, crescono tutti i prezzi, compresa la classe dei tabacchi, in aumento per la prima volta dopo diversi mesi di immobilità. Ultima voce positiva, “Abbigliamento e calzature” (+ 0,2 %), dove si registra un’inversione della tendenza congiunturale di gennaio: in salita, seppur modesta, risultano gli indumenti, a cui fanno da contraltare le calzature, che marcano una lieve flessione.

La divisione che, al contrario, nel mese di febbraio 2022 registra il calo più significativo, per quanto moderato, è “Servizi ricettivi e ristorazione” (- 0,2 %): in piena “bassa stagione”, i servizi di alloggio segnano prevedibilmente una flessione; per contro, leggeri rincari per ristoranti e bar. L’ultima variazione riguarda “Altri beni e servizi” (- 0,1 %): i modesti aumenti su spese bancarie e gli effetti personali non contrastano efficacemente le flessioni di apparecchi non elettrici per la cura della persona; assicurazioni su mezzi di trasporto; gioielleria e orologeria.

Infine, ancora invariato, per il terzo mese consecutivo, il settore di spesa relativo a “Istruzione”.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

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