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È di quasi 40 milioni di euro (38 milioni e 367 mila euro) l’ammontare delle risorse chieste dal Comune di Modena dall’inizio dell’anno presentando candidature ai bandi del Piano nazionale di resilienza e ripresa (Pnrr) su scuole, parchi, teatri, ciclabili. Una parte di questi finanziamenti sono da considerarsi già assegnati in quanto attribuiti con la ripartizione territoriale, ancor prima che sia terminata la proceduta di bando: si tratta di oltre 10 milioni di euro. Una cifra quindi che si va ad aggiungere ai 45 milioni di euro di fondi europei del Pnrr che la città ha “opzionato” nel 2021, in particolare grazie al Bando rigenerazione, per completare la riqualificazione di ex Fonderie ed ex Enel, e al cosiddetto Pinqua, il Programma innovativo nazionale qualità dell’abitare, con una serie di interventi in programma nell’area nord.

Il punto sul programma Next Generation Modena lo ha fatto in Consiglio comunale oggi, giovedì 17 marzo, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli sottolineando che il Comune è al lavoro su 21 candidature e che la struttura dedicata al programma potrà contare presto su nuove professionalità: sono in corso, infatti, le procedure per le assunzioni a tempo determinato di cinque tecnici e due funzionari amministrativi.
Ribadendo la prospettiva strategica del Next Generation Modena per cercare di cogliere ogni opportunità fornita dal Pnrr e dalla nuova programmazione dei Fondi strutturali europei, il sindaco ha comunque affermato: “Non cercheremo risorse tanto per spenderle e ci dovremo sempre porre il tema della spesa corrente futura e degli oneri gestionali delle opere che andremo a realizzare”.
Ripercorrendo le candidature presentate, Muzzarelli ha ricordato le 11 proposte progettuali in campo scolastico, per un valore complessivo oltre 15 milioni di euro: la nuova scuola d’infanzia a Villanova, il nuovo nido Magenta a Vaciglio, l’intervento di rigenerazione della scuola primaria Emilio Po, la riqualificazione della scuola d’infanzia Carbonieri e del Polo formato da scuola d’infanzia Boschi e nido Alighieri, le quattro nuovo mense scolastiche (Buon Pastore, Giovanni XXIII , S. Agnese e Leopardi), la riqualificazione architettonica e funzionale delle palestre a servizio delle scuole secondarie Ferraris e della primaria San Giovanni Bosco.
Gli altri interventi candidati riguardano i fondi per la bonifica dei cosiddetti siti orfani (1,9 milioni di euro per i lavori alle ex Fonderie), lo stanziamento di 8,2 milioni di euro per l’acquisto di bus a idrogeno per Seta e la realizzazione dell’impianto di rifornimento, due collegamenti ciclabili di interconnessione con le sedi universitarie (circa 2 milioni di euro per il collegamento tra il polo ospedaliero universitario e il tecnopolo, e tra la dorsale di Modena nord e l’area di via Cavazza), la riqualificazione e la valorizzazione dei parchi e giardini storici con due progetti proposti al ministero della Cultura, entrambi da 2 milioni, per i Giardini Ducali Estensi e per il Parco delle Rimembranze.
Sempre con il ministero della Cultura, sono state presentate le candidature per interventi sull’ecoefficienza e la riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali: oltre un milione di euro per il Comunale, lo Storchi e il Teatro dei Segni.
Entro il 31 marzo scade un bando del ministero per il Lavoro e le Politiche Sociali che mette a disposizione sia risorse per investimenti che per la gestione dei servizi: gli uffici stanno lavorando a una candidatura per un valore complessivo di 4,8 milioni di euro. E nelle prossime settimane si lavorerà sui bandi annunciati relativi all’impiantistica sportiva e al progresso digitale e tecnologico della pubblica amministrazione. “Per entrambi – ha affermato il sindaco – siamo nelle condizioni di partecipare con progetti di qualità, coerenti con la strategia complessiva intrapresa dall’Amministrazione comunale”.

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