Le due aree attrezzate abusivamente in stradello Riva, a Baggiovara, sono state sgomberate già due settimane fa in attuazione ai provvedimenti dell’Amministrazione comunale. Lo sgombero è stato effettuato giovedì 17 marzo, a partire dalle 9, nell’ambito di un’ordinanza emessa dal Questore di Modena, con un apposito servizio realizzato da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale che continua a tenere monitorata la zona.

Dello sgombero il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha dato notizia nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 31 marzo rispondendo a un’interrogazione di Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) in cui chiedeva conferma dell’insediamento; se fossero stati effettuati controlli specifici e con quali risultati circa occupanti, loro nazionalità, eventuale presenza di minori e di pregiudicati; a che punto siano le vertenze del periodo fine 2020/inizio 2021; quali le lamentele sollevate dai residenti della zona e le risposte fornite dall’Amministrazione; se le persone occupanti siano in qualche modo “censite” dall’Ausl; se si ritenga di procedere a risolvere la situazione di illegalità e con quali tempistiche.
Le operazioni di sgombero, precedute dall’apposizione di avvisi a fine febbraio, si sono svolte senza particolari criticità: è stata rimossa una roulotte, oggetti e arredi rinvenuti in maniera sparsa nell’area ed eseguite opere di pulizia e di parziale primo ripristino dell’area agricola che è stata perimetrata e assicurata nell’accesso carrabile dalla strada tramite due new jersey in cemento. Non sono, invece, stati demoliti i tre moduli abitativi in quanto sono in corso ulteriori verifiche in merito all’operazione non semplice dal punto di vista tecnico e molto onerosa, ma i moduli sono liberi e sigillati. Inoltre, sono state staccate tutte le utenze e rimosse la cancellata e le opere murarie di accesso all’area.
Durante lo sgombero le forze dell’ordine hanno identificato sul posto due persone alle quali è stata nuovamente notificata l’ordinanza. I lavori da parte dell’Amministrazione comunale sono poi proseguiti per un paio di giorni in cui l’area è stata presidiata dalla Polizia Locale: si è verificata qualche tensione, registrati alcuni atti vandalici verso cassonetti, abbandoni di rifiuti, ma nulla di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Anche ieri si è svolto un sopralluogo della Polizia locale che continua a tenere monitorata quella zona alla pari di altre caratterizzate da insediamenti.
“Lo sgombero in Stradello Riva – ha sottolineato il sindaco – è avvenuto a seguito di un puntuale e specifico confronto sviluppato in sede di Cosp della Prefettura e proseguito nei tavoli tecnico-operativi con le forze dell’ordine. All’interno del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica la riflessione sul tema delle microaree non autorizzate è andata ben oltre il caso specifico di stradello Riva. È infatti compito di tutte le istituzioni garantire che vi sia equilibrio e complementarità rispetto ai principi di legalità, inclusione sociale e rispetto dei diritti delle persone, con particolare attenzione alla tutela dei minori e delle persone fragili. È un equilibrio delicato, non semplice, ma il lavoro è in corso e sarà portato avanti con tutti gli enti coinvolti”.
Sul versante dei controlli sul territorio in materia di soste abusive Muzzarelli ha quindi richiamato anche l’azione della Polizia locale svolta un paio di giorni fa nel parcheggio a servizio di parco Ferrari, lato via Emilia Ovest dove la Polizia locale ha controllato e sanzionato alcuni conducenti di camper per bivacco, emesso due ordini di allontanamento e posto sotto sequestro alcuni veicoli privi di assicurazione.
Il sindaco ha quindi ringraziato la Polizia locale per il lavoro svolto e per il monitoraggio che sta portando avanti e ha ringraziato Hera per le operazioni di pulizia straordinaria nel parcheggio e nel parco. E ha concluso: “La nostra è una città accogliente ed inclusiva, in cui diritti e doveri si bilanciano. Chi ne ha diritto, può tranquillamente rimanere a Modena, ma senza bivaccare sul suolo pubblico che deve poter essere fruito da tutti i cittadini, oltre che dai turisti, e senza abbandonare rifiuti o peggio fare danneggiamenti. Il rispetto delle regole è fondamentale ed è il primo ingrediente per generare un senso di comunità positivo che dura nel tempo. E noi, come Amministrazione, continueremo a lavorare in questo senso”.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Barbara Moretti ha affermato che l’Amministrazione utilizza “il guanto di velluto quando tratta il tema dei nomadi, come nel caso da ‘terzo mondo’ del campo nomadi di San Matteo, generando tolleranza quando invece sarebbe necessario la fermezza che invece viene adottata in altre situazioni”. Giovanni Bertoldi ha sollecitato “il ripristino della legalità, in città, a tutto tondo, frenando anche altri episodi preoccupanti come quelli delle bande giovanili”. Sul tema dei nomadi ha spiegato che “occorre affrontare il tema in maniera più complessiva e creare le condizioni per includere nella società per queste persone: se però rifiutano, allora è giusto usare nei loro confronti il pugno di ferro”.

Stefano Manicardi (Pd) ha affermato che ogni cittadino “deve muoversi tenendo presenti due principi: i diritti e i doveri. Quando questi non vengono rispettati, è giusto intervenire, come è accaduto a Baggiovara, dove è stato effettuato lo sgombero che ha portato a risolvere il problema. Come anche al parco Ferrari, l’amministrazione lavora in condizioni date e con gli strumenti a disposizione per far sì che tutti rispettino le leggi”.

In replica, il consigliere Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha sottolineato l’importanza “dello sgombero visto che nell’area erano presenti persone che avevano creato problemi alla comunità, arrivando anche fare a minacce concrete”. Giacobazzi ha chiesto all’Amministrazione “maggiore chiarezza sul fronte del contrasto a queste situazioni di illegalità e decisioni più concrete visto che gli strumenti normativi, come i Daspo, non mancano”.

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