Grazie a una riduzione dei tempi di viaggio complessivi di 4,5 milioni di ore all’anno, che significano 1.350 tonnellate di CO2 in meno, e a un progetto che mette l’ambiente al primo posto, con un anello verde da 140 ettari e quasi 100mila nuove piante a dimora, il Passante di Bologna è la prima infrastruttura autostradale in tutta Europa a ricevere la certificazione Envision con il rating Platinum, il più alto livello raggiungibile.
Il protocollo Envision nasce dalla collaborazione tra ISI, Institute for Sustainable Infrastructure, una organizzazione non profit con sede a Washington, e l’Università di Harvard, ed è arrivato in Italia su iniziativa di Icmq, organismo di certificazione specializzato nel settore delle costruzioni.
Al Passante sono stati riconosciuti alti livelli qualitativi in tutte le diverse macroaree individuate per la valutazione: l’impatto positivo sulla qualità della vita del territorio in cui si colloca; l’uso sostenibile delle risorse per la sua realizzazione; la tutela e il rispetto del clima e dell’ambiente; la proficua collaborazione e costante comunicazione nella definizione del progetto.
A presentare questa mattina in conferenza stampa in Comune a Bologna le motivazioni del riconoscimento sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il sindaco della Città Metropolitana di Bologna Matteo Lepore, insieme all’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, e a quello della società di progettazione Tecne, Stefano Susani.
“In Emilia-Romagna abbiamo fatto una scelta chiara: tenere insieme lavoro e ambiente, attraverso una crescita sostenibile- afferma il presidente Bonaccini- e lo abbiamo messo nero su bianco nel Patto per il Lavoro e per il Clima insieme a tutte le parti sociali e alle componenti della società regionale. Le stesse con le quali prima della pandemia avevamo chiesto lo sblocco di opere ferme da anni, rivolgendoci direttamente al Governo, fra cui il Passante di Bologna, progetto ulteriormente migliorato dal punto di vista dell’impatto ambientale attraverso il confronto vero fra tutte le parti coinvolte. Una condivisione che ci permetterà di sciogliere uno dei nodi viari cruciali per Bologna, l’Emilia-Romagna e l’intero Paese, con indubbi vantaggi per la sicurezza delle persone, la riduzione dei tempi di percorso con la fluidificazione del traffico, i benefici per la qualità dell’aria e l’attrattività del territorio. Un investimento per il futuro e la dimostrazione che le opere che realmente servono si possono fare, bene e con efficacia”.
“Il riconoscimento della certificazione Envision- commenta il sindaco del Comune e della Città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore- per il progetto del Passante di Nuova Generazione è un buon inizio per una infrastruttura che introdurrà molti elementi di innovazione ambientale, tecnologica ma anche nel rapporto con le comunità locali, basato su trasparenza e condivisione delle scelte. Gli interventi previsti sulle aree verdi e sullo sviluppo del fotovoltaico, insieme alle cuciture del territorio e all’aumento delle infrastrutture ciclabili, rappresentano degli elementi che rendono l’impatto dell’opera più coerente con le linee strategiche di sviluppo della città. Accogliamo, quindi, questo riconoscimento con soddisfazione. Il Comune, insieme all’Osservatorio ambientale, monitoreranno in ogni fase la realizzazione di questa opera strategica, sia nella fase di progetto esecutivo che in quella di realizzazione. L’obiettivo che tutti insieme ci siamo dati è quello di avere una infrastruttura che segni un nuovo standard per l’intero Paese, in linea con gli impegni e gli obiettivi del Green Deal europeo, delle politiche di transizione ecologica nazionali, regionale e del Comune di Bologna”.
Il Passante di Bologna
Il progetto del Passante – realizzato da Tecne, società di ingegneria e progettazione del Gruppo Aspi – prevede il potenziamento in sede dell’attuale sistema Autostrada A14/Tangenziale, con un allargamento di circa 8 metri per lato e una estensione di circa 13 km, con un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro.
I lavori propedeutici alla sua realizzazione verranno avviati a inizio 2023, per una durata di circa 55 mesi.
La priorità verrà data alla realizzazione delle aree a verde che, nella massima attenzione al territorio, saranno avviate subito dopo il completamento delle procedure di affidamento dei lavori.
L’intervento concretizzerà lo sviluppo di un ideale “anello verde” di circa 140 ettari che assolverà al compito di essere una grande opera di mitigazione e inserimento ambientale e paesaggistico dell’opera, ampliando anche gli spazi verdi con 30 ettari di nuovi parchi pubblici.
Il progetto prevede, nel complesso, la messa a dimora di 34.300 alberi e circa 60.000 arbusti, incrementando in modo considerevole la dotazione di verde urbano.