Ancora regali e pensieri per i bambini ricoverati al Policlinico. Giovedì 14 Himlen APS di Serramazzoni ha consegnato le uova di Pasqua raccolte tra i soci. Ieri, Venerdì Santo, è stata la volta dell’associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi “Kabara Lagdaf” ODV di Modena che ha consegnato un centinaio di uova, della tradizionale raccolta di autofinanziamento, ai reparti di pediatria del Policlinico di Modena.
In entrambe le occasioni i donatori sono stati ricevuti dal prof. Lorenzo Iughetti, Direttore del Dipartimento Materno Infantile, dalla coordinatrice infermieristica Maria Cifuni e da una rappresentanza del personale. Tutti hanno voluto ringraziare per la gentilezza e la sensibilità, sottolineando
“Nel 2021 – ha ricordato Andrea Predieri, Presidente di Himlen APS di Serramazzoni – abbiamo raccolto oltre 150 uova che abbiamo donato ai DH Oncologia e DH Dialisi dell’ospedale di Pavullo. Per il 2022 abbiamo pensato di destinare le uova raccolte dai nostri soci e sostenitori a reparti, associazioni ed enti che si occupano di bambini, donne e disabili. Consolidando il rapporto di collaborazione con i reparti pediatrici del Policlinico, cui avevamo donato lo scorso anno tablet per i bambini ricoverati, abbiamo voluto quest’anno donare direttamente ai bambini un dolce pensiero”.
“L’associazione “Kabara Lagdaf” – ha spiegato il Silvia Bellettini – sostiene dal 1992 il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi. Tra i progetti curati dall’Associazione si ricorda l’invio di aiuti umanitari, l’accoglienza di bambini provenienti dai campi profughi di Tindouf (Algeria) durante i mesi estivi (accoglienza sospesa durante l’emergenza sanitaria) l’adozione a distanza di minori celiaci ed il sostegno a progetti sanitari in particolare quello sulla Calcolosi Renale a favore della popolazione infantile Saharawi, che dal 2008 l’associazione portiamo avanti assieme al Policlinico di Modena in particolare con il Reparto di Chirurgia Pediatrica diretto oggi dal Dr. Pier Luca Ceccarelli. Il progetto ha permesso a più di 40 minori, affetti da patologia renale, di essere trattati e curati a Modena per poi ritornare presso le loro famiglie nei Campi Profughi di Tindouf. Il progetto, sospeso durante la pandemia, dovrebbe ripartire quest’anno come da accordi presi con la Ministra della Salute della Repubblica Araba Saharawi Democratica, signora Kheira Boulahi Bad, venuta in visita a Modena lo scorso 6 aprile. Con questo gesto vogliamo restituire in parte ciò che ci è stato dato.”