Mercoledì 4 maggio torna a Rubiera Ignazio Cutrò, presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di giustizia. Autore di denunce contro i suoi estorsori mafiosi, poi condannati grazie alla sua testimonianza attiva ed alle intercettazioni raccolte grazie al suo aiuto, da anni si batte per portare gli imprenditori a denunciare e per tutelare i diritti di chi lo fa, spesso a rischio della propria vita. A fine febbraio, su Mi Manda RaiTre, è stato mandato in onda un video con minacce esplicite a Cutrò, raccolte dallo stesso inviato RAI, di questo tenore: “E’ un infame – dice una delle persone intervistate – non vale neanche una pallottola altrimenti gli avrei sparato”.
Proprio dall’importanza civile di custodire persone come Ignazio e della denuncia come strumento di dignità della legalità contro il sopruso mafioso nasce questo incontro, primo di quattro appuntamenti a Rubiera, che fanno parte della rassegna “La parola è libertà”.
La prima parola presa in esame, con Ignazio, è proprio “Denuncia”. Poi ci sarà “Difesa”, il 18 maggio, con I.M.D., poliziotto già in servizio alla Catturandi di Palermo, “Libertà” con Piera Aiello, proprio in coincidenza con la data del 23 maggio, “Destino” con l’intervento di Giuseppe Carini, allievo e testimone di don Puglisi, il 18 giugno.
L’appuntamento del 4 maggio con Ignazio Cutrò, condotto da Pierluigi Senatore, è in biblioteca U. Codro alle ore 21. Previsto il saluto del sindaco, Emanuele Cavallaro.
Prenotazione consigliata ma non obbligatoria a prenotazioni@comune.rubiera.re.it.
Gli appuntamenti sono organizzati dal Comune di Rubiera nell’ambito del progetto “La legalità democratica come strada maestra”, cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna e promossa in collaborazione la Cooperativa di Solidarietà Sociale “L’Ovile”, con il patrocinio di Avviso Pubblico.