Si svolge venerdì prossimo, 13 maggio, ai Chiostri di San Pietro il primo “Urban Climate Justice Day”, Giornata internazionale della giustizia climatica, organizzata dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Università Luiss ‘Guido Carli’ di Roma e il soggetto gestore del Laboratorio Aperto. La giornata è dedicata ai temi dello sviluppo delle città, proponendo una riflessione sulla sintesi tra modelli di partecipazione dei cittadini e sostenibilità, tra sperimentazioni di governance collaborativa delle città e le innovazioni urbane.
Anche l’Unione Europea riconosce infatti le città come i territori in cui si può, più facilmente e con maggiore efficacia, avviare progetti che coinvolgono diverse tipologie di attori per risolvere problemi concreti e creare così formule nuove di servizi e attività. L’obiettivo della Giornata della giustizia climatica, che si svolge per la prima volta nella nostra città, è fare il punto sulle esperienze e le metodologie per favorire, attraverso modelli di governance collaborativa, politiche di giustizia urbana, a partire dalla giustizia climatica che è il fattore chiave che l’Europa e i vari Paesi dell’Unione dovranno perseguire nei prossimi anni.
L’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco sottolinea come, alla base della Giornata, vi sia una scommessa, già raccolta da Reggio Emilia, che coincide con quella europea: un mondo più equo e sostenibile può partire dalle esperienze virtuose delle città.
Il Comune di Reggio Emilia sperimenta infatti dal 2015 un proprio modello di città collaborativa, attraverso il progetto “QUA_quartiere bene comune”, basato sulla realizzazione di azioni di innovazione urbana che nascono dal dialogo tra Comune e Comunità di quartiere e che si concretizzano in accordi di partenariato pubblico-privato-comunità. L’approccio del Comune si basa sulle teorie di co-governance, in particolare su un modello che vede le città e i quartieri come beni comuni. Questo approccio vede la collaborazione di attori pubblici, privati, della conoscenza e civici (organizzati e non) come un requisito fondamentale per la gestione delle risorse urbane. Questo approccio si concentra anche sul miglioramento delle competenze locali e sul riconoscimento delle comunità come beneficiari e gestori chiave delle risorse urbane.
Il Soggetto gestore di Laboratorio Aperto, co-organizzatore dell’iniziativa, evidenzia come dialoghi, confronti e impegno nell’ascolto reciproco sui temi proposti possano accrescere il valore e i contenuti dei progetti e delle azioni messe in campo oggi e in futuro con l’esperienza del Laboratorio, vissuta nella bellezza di luoghi – i Chiostri di San Pietro a disposizione di tutta la città – che continua a generare bellezza condivisa.
LA GIORNATA – L’evento si svolgerà il 13 maggio 2022 per l’intero arco della giornata nel contesto del meeting transnazionale “Horizon 2020 EUARENAS” (che si terrà dal primo al 14 maggio sempre ai Chiostri di San Pietro) e fa parte del processo di innovazione di cui l’Università Luiss ‘Guido Carli’, LabGov e il Comune di Reggio Emilia sono portatori. L’obiettivo principale di Euarenas è quello di esaminare, attraverso un’attività di ricerca mirata e condivisa, i modi in cui i movimenti sociali, insieme alle iniziative di riforma del governo locale, possono rappresentare l’impulso per un cambiamento politico che includa forme di governance più inclusive e partecipative.
La discussione e i diversi momenti in cui si articolerà la giornata consentiranno di fare il punto sulle politiche europee, analizzare le criticità e illustrare gli strumenti di implementazione, esporre soluzioni innovative a livello di città e ascoltare progetti di ricerca da parte di giovani universitari.
IL PROGRAMMA – Il programma – l’iniziativa può essere seguita in streaming in lingua italiana sul canale Youtube dei Chiostri di San Pietro e in lingua inglese sul sito dell’evento (www.climatejustice.city) – sarà suddiviso infatti in 4 sessioni:
· dalle 10 alle 11.30, è dedicata a fornire una panoramica delle relazioni tra: sfide climatiche, democrazia, governance collaborativa e City and Citizen Science.
Date le implicazioni del cambiamento climatico come sintesi di un complesso ecosistema di problematiche urbane (demografia, crisi socio-sanitarie, mancanza di infrastrutture, vulnerabilità socioeconomica), la democrazia partecipativa e deliberativa, la governance collaborativa e la scienza della città e dei cittadini sono strumenti a servizio delle città per mitigare queste fragilità;
· dalle 12.00 alle 13.30, nella seconda parte della mattinata, professori di diverse Università del mondo e funzionari della Commissione europea discutono sull’interpretazione delle politiche e delle pratiche concrete intraprese per contrastare gli effetti del cambiamento climatico;
· il primo pomeriggio, dalle 15 alle 16.30, sarà dedicato al rapporto tra giovani e ricerca scientifica. L’assessore Lanfranco De Franco presenterà i tre dottorandi di ricerca che hanno vinto il bando promosso da Luiss per implementare progetti di innovazione urbana grazie ai loro dottorati. Saranno poi di scena giovani studiosi internazionali selezionati da una Call for Abstracts proposta sempre da Luiss che presenteranno i loro lavori sulla giustizia climatica e la collaborazione;
· il convegno si concluderà con una tavola rotonda fra città collaborative invitate a Reggio Emilia per discutere del rapporto tra le sfide del cambiamento climatico e la democrazia deliberativa e partecipativa. Avranno l’opportunità di condividere politiche e pratiche iniziando a trovare convergenze e differenze. La tavola rotonda sarà presieduta da Reggio Emilia, città considerata all’avanguardia nelle politiche di collaborazione e protagonismo civico, e vedrà la partecipazione ci città come Amsterdam, Barcellona, Salonicco e Torino, oltre alle città che sono all’interno del progetto Europeo EU-Arenas.
I PARTECIPANTI – Il Reggio Emilia “Urban Climate Justice Day” coinvolgerà funzionari della Commissione europea, policy-maker, accademici, giovani ricercatori e rappresentanti della città, che forniranno il loro contributo organizzati in quattro sessioni durante l’evento.
Alcuni degli illustri oratori ospiti saranno:
· Matthew Baldwin – vice direttore generale di DG MOVE – Commissione europea
· Prof. Caroline Nevejan – Chief Science Officer, Città di Amsterdam – Professoressa all’Università di Amsterdam
· Prof. Sheila Foster – Professoressa di diritto e politica pubblica, Georgetown University, co-direttrice di LabGov
· Prof. Elias G. Carayannis – Direttore del Centro di Ricerca sull’Unione Europea, (EURC) presso la Scuola di Business della George Washington University
· Prof. Harini Nagendra – Direttrice del Centro dell’Università Azim Premji per il cambiamento climatico e la sostenibilità
· Prof. Gaël Giraud – Direttore del programma di giustizia ambientale alla Georgetown University
LE VISITE – Il sabato, nel corso della mattinata, i partner del progetto europeo hanno chiesto di poter visitare alcuni luoghi caratteristici del modello di co-governnace della nostra città. Visiteranno perciò Palazzo vecchio e il parco del Mauriziano, ultimo Accordo di cittadinanza sottoscritto, e il Centro sociale Orologio, dove potranno fare esperienza diretta del nostro modello di centri sociali, dei loro servizi e attività proposte alle associazioni e cittadini del quartiere.
Alcuni posti sono ancora disponibili, ma per chi non riuscisse a iscriversi la giornata verrà trasmessa in streaming. Per iscrizioni, informazioni ulteriore e il dettaglio del programma www.climatejustice.city