Nello scorso fine settimana, in Francia, l’Amministrazione di Vignola ha rinnovato il patto di gemellaggio che, da ben 40 anni, lega la nostra città al comune francese di Barbezieux -Saint- Hilaire, nella Charente. La delegazione di Vignola, guidata dalla sindaca Emilia Muratori e dalla presidente del Comitato gemellaggi Carla Piani, è stata ospitata dalle famiglie locali e ha partecipato alle iniziative ufficiali organizzate dal Comune francese per rinnovare il patto di gemellaggio che lo lega a Vignola, in occasione del quarantennale, e quello con la città tedesca di Wolfratshausen, in occasione dei 50 anni dalla firma. Presente anche una delegazione della città svizzera Chardonne, nel Cantone Vaud, sempre gemellata con Barbezieux.

La cerimonia della firma che ha sancito il rinnovo del patto di gemellaggio è avvenuta nel parco del Municipio di Barbezieux, accanto al monumento dedicato proprio ai gemellaggi con le città italiana, svizzera e tedesca. A firmare per Vignola la sindaca Emilia Muratori e per Barbezieux il primo cittadino André Meuraillon. Nell’occasione è stato anche piantato, nel parco, un olivo, albero della pace, ai cui piedi è stata apposta una targa con la scritta “Le radici dei nostri gemellaggi sono solide e devono continuare a durare per i nostri giovani”. Proprio il sindaco francese ha ricordato brevemente come è nato il rapporto di amicizia tra i due territori. Nel 1980, il signor Audran, all’epoca ispettore della gioventù e dello sport della Charente, in vacanza in Italia, passò per Vignola e qui vide nelle vetrine dei negozi della città dei barattoli di ciliegie al liquore. A Barbezieux, l’azienda Breton era famosa per i marrons glacés e le castagne in barattolo al cognac. Da queste produzioni similari, si svilupparono i primi contatti che sfociarono, il 15 aprile del 1982, nella ratifica della carta d’impegno tra i due Comuni che porta la firma dei primi cittadini di allora Jean Pauquet e Liliana Albertini.

Negli anni, i rapporti si sono consolidati con scambi reciproci in ambito culturale, educativo e sportivo. E anche in questi due anni in cui il Covid ha imposto l’impossibilità di incontrarsi, si è trovato il modo di collaborare in progetti comuni. “Devo innanzitutto ringraziare per il grande lavoro svolto negli anni dal Comitato gemellaggi. Grazie poi al sostegno della Regione Emilia-Romagna – ha ricordato Emilia Muratori – i ragazzi delle scuole delle città gemellate hanno realizzato un libro dal titolo “I giovani… immagini e parole verso uno sviluppo sostenibile”. Le voci dei nostri giovani si sono fatte sentire per riaffermare gli obiettivi dell’Agenda 2030 e per esprimere le loro emozioni, le loro speranze e le loro aspettative per il futuro del nostro pianeta. E’ necessario ascoltarli maggiormente e condividere i loro desideri di fratellanza e di rispetto reciproco fra i popoli, convinti come siamo che la pace a la democrazia si fondano su questi principi che sono alla base del nostro percorso di gemellaggio”. Anche il sindaco di Barbezieux ha volto lo sguardo al futuro: “Quando si soffiano le candeline per un anniversario – ha detto André Meuraillon – bisogna fare gli auguri. Oggi mi auguro che il gemellaggio tra i nostri Comuni permetta a numerosi giovani e alle loro famiglie di vivere nuove relazioni, di costruire insieme un futuro sempre più ricco di scoperte e di amicizie. Son quelle amicizie che, al di là delle istituzioni, fanno vivere l’Europa!”.

 

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