Il Comune di Modena cerca gestori in grado di offrire un servizio di accoglienza residenziale per Minori stranieri non accompagnati, Msna, presenti sul territorio: a breve sarà pubblicato un avviso esplorativo rivolto a enti del Terzo Settore.
I minori stranieri non accompagnati collocati nelle strutture residenziali a carico del Comune sono quasi 200 e di fronte all’incremento significativo di arrivi registrato dalla scorsa estate, le comunità autorizzate sul territorio non sono sufficienti a far fronte all’accoglienza. Il sindaco stesso ha portato, a più riprese, il tema dell’anomalo afflusso di Msna sul territorio comunale, all’attenzione del Ministero degli Interni e del Dipartimento dell’Immigrazione.
L’amministrazione comunale, che è titolare di un progetto Sai per l’accoglienza di Msna per 60 posti finanziati dal Fondo Asilo Migrazione, dopo aver contrattualizzato tutti i posti autorizzati offerti dai gestori in sede di gara, ha cercato posti anche fuori dal territorio comunale. Infine, per dare risposte temporanee immediate e concrete, in accordo con la Prefettura, sono state autorizzate all’accoglienza, con contratti in scadenza a breve, strutture ricettive presenti sul territorio. Il perdurare dell’emergenza ha fatto emergere la necessità di dotare il sistema di accoglienza del Comune di ulteriori strutture temporanee aggiuntive per fronteggiare il fenomeno, il Settore Servizi sociali intende quindi individuare uno o più soggetti interessati a stipulare contratti di servizio col Comune per l’accoglienza di minori stranieri in strutture autorizzate.
Nei giorni scorsi, su proposta dell’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, la Giunta ha approvato le linee guida dell’avviso e ha recepito la recentissima nuova disposizione del Ministero che, con effetto dal 1 luglio, ha portato da 55,20 a 60 euro il rimborso giornaliero per l’accoglienza per ciascun minore.
L’avviso sarà pubblicato lunedì 30 maggio nell’apposita sezione del sito Internet istituzionale e scadrà il 20 giugno. I soggetti interessati a partecipare dovranno disporre, sul territorio comunale o provinciale, di una struttura autorizzata per l’accoglienza o in alternativa di strutture idonee, dove svolgere l’accoglienza di Msna, dotate quindi dei requisiti di agibilità e abitabilità.
I gestori dovranno essere in grado di garantire la realizzazione del progetto personalizzato redatto per ogni minore straniero non accompagnato in stretta collaborazione con l’equipe Mnsa dei Servizi sociali. L’accoglienza in una struttura di prima accoglienza rappresenta, infatti, la fase più delicata del percorso di accoglienza, in cui inizia la conoscenza del minore e del suo contesto di provenienza. Dovranno quindi gestire la presa in carico dei minori e fornire il necessario supporto educativo, provvedendo al servizio di vitto e alloggio oltre all’eventuale dotazione di generi di prima necessità. Il personale educativo effettuerà colloqui ed accompagnamenti e presterà particolare attenzione agli aspetti sanitari e inerenti i documenti, per quanto riguarda la procedura di regolarizzazione dei minori sul territorio. In questa fase la legge prevede infatti che al minore siano garantiti l’avvio della procedura per il rilascio del permesso di soggiorno, lo screening sanitario, i percorsi di inserimento scolastico o professionale e l’insegnamento di base della lingua italiana.
Il servizio sarà rivolto a Msna di età compresa tra i 16 e i 17 anni e non saranno autorizzate strutture con ricettività superiore ai 24 posti.
Il costo massimo pro capite giornaliero rimborsabile dall’amministrazione è pari a 60 euro (quindi uguale al rimborso destinato al Comune dallo Stato) e viene effettuato sulla base delle presenze effettive.