Nell’ambito dei controlli disposti sulla sicurezza alimentare e sanitaria, dall’inizio dell’anno, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Bologna hanno svolto complessivamente oltre 900 controlli che hanno interessato le provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Nel corso delle verifiche sono state riscontrate numerose carenze contestando 277 violazioni amministrative, per un importo di oltre 230.000 €, 77 violazioni di carattere penale, procedendo complessivamente alla sospensione di 16 attività di ristorazione, al sequestro di 40 tonnellate di prodotti alimentari risultati non conformi.

In particolare, nell’ambito della sicurezza alimentare, sono stati svolte mirate campagne, a tutela del consumatore, che hanno riguardato:

– il settore dolciario, nell’ambito del quale sono stati sequestrati oltre 13 tonnellate di derrate alimentari non conformi (detenute in promiscuità con rifiuti destinati allo smaltimento), ingenti quantitativi di dolciumi scaduti da molti mesi che sarebbero stati immessi in commercio senza una preventiva valutazione del rischio, accertate gravi carenze igienico-sanitarie connesse anche alla presenza di infestanti e insetti e al rinvenimento di escrementi di roditori, anche nelle più delicate zone di produzione;

– il settore ittico, ove complessivamente sono stati sottoposti a sequestro amministrativo circa 10 tonnellate di prodotti ittici per un valore di oltre 240.000 €, contestando sanzioni amministrative per un importo di 16.000 €, poiché venivano rinvenuti:
• circa 8 tonnellate di ritagli di pesce (quali salmone, crostacei, cefalopodi, anguille, molluschi e rane) sottoposti irregolarmente a svariate operazioni di consecutivi “congelamenti e scongelamenti”, conservati in stato di congelazione anche per oltre un anno, per poi essere destinati, una volta decongelati;
• 680 kg di prodotti (tra crostacei, cefalopodi, molluschi, anguille, rane, ecc.) scaduti da diversi mesi e sottoposti a congelamento in attesa di una potenziale re-immissione in commercio o nel ciclo di lavorazione;
• 700 kg di preparati realizzati con materia prima ittica congelata e poi scongelata, lavorata e successivamente sottoposta a ricongelamento prima della distribuzione in commercio, senza alcuna valutazione del rischio e senza codificare adeguatamente tale operazione nel manuale di autocontrollo;

– il settore delle carni, in cui sono stati complessivamente sequestrati oltre 7 tonnellate di prodotti perché in parte scaduti e in parte sottoposti a procedura di congelamento nell’approssimarsi della scadenza senza la corretta valutazione del rischio e in dispregio delle procedure HACCP.
Anche nell’ambito della sicurezza sanitaria sono stati numerosi i servizi di controllo effettuati nel corso dell’anno, controlli che hanno interessato principalmente:

– centri estetici: circa 40 i controlli svolti, finalizzati alla verifica dell’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, della sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, del possesso delle previste autorizzazioni e della presenza di qualifiche professionali, nel corso dei quali sono state sottoposte a sequestro amministrativo 4 criosaune (per un valore di circa 180.000 €), utilizzate per trattamenti estetici, in quanto, la normativa regionale e comunale ne vieta l’uso all’interno dei centri estetici e delle palestre, contestando, nel contempo, 11 violazioni amministrative;

– ambulatori medici: oltre 100 i controlli svolti, che hanno permesso di individuare diverse strutture ambulatoriali prive dell’autorizzazione al funzionamento e in alcuni casi gestite da persone non in possesso dei titoli abilitativi. Inoltre, sono state segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie 14 persone per esercizio abusivo della professione sanitaria e sottoposti a sequestro penale 6 studi medici, per un valore di oltre 600.000 €;

– rispetto della normativa anticovid-19: i controlli, finalizzati alla verifica dell’osservanza delle norme anticovid-19 presso esercizi commerciali, mezzi di trasporto, discoteche, bar, ristoranti, palestre, centri estetici hanno permesso di accertare 2 violazioni penali e oltre 86 violazioni amministrative, per un importo di circa 50.000 €.

Un’importante indagine ha consentito, poi, di individuare un medico operante nella provincia di Rimini che, dietro pagamento, emetteva false certificazioni vaccinali per il COVID-19, in favore di pazienti (alcuni provenienti anche da altre Regioni d’Italia), senza che fosse stata effettuata alcuna vaccinazione. L’indagine si è conclusa con l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del medico e dell’obbligo di presentazione alla P.G. nei confronti del complice e della compagna di quest’ultimo, i quali oltre a reclutare pazienti interessati all’ottenimento del falso “Green Pass”, riscuotevano il denaro pattuito con il sanitario. Contestualmente venivano indagati anche i 25 pazienti compiacenti – che grazie all’accordo pattuito ottenevano indebitamente il certificato di avvenuta vaccinazione – tra cui figuravano 7 sanitari, nei cui confronti la competente Autorità Giudiziaria disponeva la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione medica.

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