Il sindacato FP/Cgil Polizia Penitenziaria Emilia Romagna denuncia l’ennesimo atto di violenza compiuto da un detenuto internato presso la Casa di lavoro di Castelfranco Emilia, il quale mentre si trovava in licenza finale di esperimento, presenziando ad un udienza con il Magistrato di Sorveglianza, ha tentato di aggredire il Pm, funzione svolta dal Procuratore Capo di Modena.
L’azione offensiva posta in essere dal detenuto è stata disinnescata dall’intervento di due unità di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Lavoro di Castelfranco Emilia, le quali, dopo aver bloccato la ferocia azione violenta manifestata dal detenuto, sono dovute ricorrere alle cure del locale Pronto Soccorso, riportando lesioni guaribili in 7 giorni.
Grazie all’intervento della Polizia Penitenziaria si è scongiurato un’offensiva nei confronti del Pubblico Ministero.
“Queste aggressioni all’interno degli Istituti Penitenziari sono all’ordine del giorno – spiega il sindacato – Una statistica significativa testimonia come negli ultimi anni le politiche penitenziarie sono state fallimentari, dal 2015 al 2022 le aggressioni nei confronti dei poliziotti sono passate da 387 a 837!
E’ evidente che è un sistema che deve essere rifondato in modo organico. Servono tutele per gli uomini in divisa e strumenti idonei per sterilizzare sul nascere azioni violente che tutelano l’incolumità fisica del personale. Si auspica che il muovo capo del Dap attui una politica di discontinuità con il passato”.
FP/Cgil Polizia Penitenziaria Emilia Romagna esprime solidarietà sia nei confronti dei poliziotti che hanno riportato lesioni personali, che nei confronti del Procuratore della Repubblica per il tentativo di aggressione di cui è stato vittima.