Risorse esaurite in poche ore per gli incentivi del Ministero dello Sviluppo economico a sostegno dello sviluppo e del consolidamento delle imprese femminili. L’elevato numero di domande presentate ha istantaneamente prosciugato il plafond di 400 milioni:

“Ancora una volta – sottolinea la Presidente di Donne Impresa Lapam Confartigianato Rita Cavalieri – abbiamo la conferma che la procedura del click day non è la strada giusta e delude le aspettative delle imprenditrici, finendo per creare disparità nelle condizioni di accesso agli incentivi da parte dei potenziali richiedenti. Anche sul nostro territorio tante colleghe imprenditrici sono rimaste fuori da questi incentivi, a causa di una modalità che va cambiata. Il forte interesse per le misure di sostegno all’imprenditoria femminile messe in campo dal Ministero – sottolinea Cavalieri – impone di prevedere un rifinanziamento del Fondo e di rivisitare le modalità di erogazione delle risorse. Riteniamo opportuno intervenire in modo strutturale per stabilizzare gli incentivi per almeno 5 anni, anche con una percentuale di aiuto inferiore a quella attuale, e renderli complementari con altre misure di supporto alle imprese femminili”.

La Presidente Donne Impresa Lapam conclude il ragionamento: “La sovvenzione una tantum non è la strada da seguire. Il sostegno alle imprese guidate da donne non può esaurirsi nello spazio di un click day e non va inteso come un’azione di inclusione sociale, di assistenza e di integrazione al reddito. Deve essere, invece, un pilastro della politica economica del Paese per rendere le donne realmente partecipi del processo di crescita competitiva dell’Italia”.

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