Proseguono le visite sul territorio della nuova Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena, Anna Maria Petrini. Questa mattina – accompagnata dalla Direttrice Sanitaria, Silvana Borsari, dal Direttore del Distretto, Carlo Serantoni e dal Direttore dell’Ospedale di Pavullo, Gabriele Romani – è stata la volta del Distretto di Pavullo. Anche qui la direttrice ha voluto incontrare i professionisti sanitari e, cogliendo l’occasione, ha potuto vedere ed inaugurare ufficialmente il “murales” di 12 metri dedicato alla cura che già da alcune settimane è ben visibile su una delle pareti dell’Ospedale di Pavullo. La visita ha permesso alla DG Petrini di continuare nella conoscenza e nel ringraziamento dei responsabili delle varie unità operative e tutto il personale, sanitario e non, che ogni giorno garantisce l’assistenza alla comunità, sull’intero distretto.

Per questo motivo la giornata è iniziata all’Ospedale di Comunità di Fanano, uno dei tre già attivi sulla provincia di Modena, che ha garantito anche l’assistenza ai pazienti covid durante la pandemia.

Successivamente, lo spostamento all’Ospedale di Pavullo, dove ha dottoressa Petrini ha potuto vedere dal vivo l’enorme “murales” dipinto su una delle pareti esterne e che nasce dalla volontà di rendere omaggio ai professionisti sanitari e valorizzare, anche visivamente, il contatto umano tra questi e la popolazione, valore imprescindibile nel processo di cura e vicinanza ai cittadini, ricordato anche dalla stessa Direttrice Generale nei vari incontri della mattinata. L’opera realizzata da Leonello Benassi, presente all’inaugurazione, raffigura una catena di braccia che si sorreggono a vicenda. Come raccontato dallo stesso autore, il disegno – ripreso da uno schizzo realizzato addirittura 40 anni fa, quando Benassi frequentava l’Istituto Venturi di Modena – vuole rappresentare il senso di solidarietà e rinascita dopo una fase pandemica che ha messo a dura prova tutta la comunità e mostrato l’impegno instancabile dei sanitari.

La dottoressa Petrini ha poi ha visitato diversi reparti dell’Ospedale e i servizi: particolare attenzione è stata dedicata al cantiere del nuovo Pronto Soccorso (la cui apertura prevista tra settembre e ottobre), alle Sale Operatorie, inaugurate appena prima della pandemia, all’Area Omogenea, alla Medicina con la Terapia Semi-intensiva e al Day Hospital oncologico. Successivamente, l’incontro con tutti i professionisti della struttura insieme ai Direttori e Coordinatori dei vari servizi territoriali del Distretto Sanitario di Pavullo. Nel primo pomeriggio, infine, la nuova Direttrice Generale ha partecipato al Comitato di Distretto coi sindaci per il primo incontro del suo mandato.

La visita a Pavullo è stata anche l’occasione per discutere di nuove progettualità in partenza sul territorio. Tra queste, la dottoressa Petrini ha accolto positivamente la proposta di un nuovo percorso formativo di potenziamento delle competenze del personale sanitario e socio-assistenziale nei nuclei demenze, in particolare presso la CRA ‘Francesco e Chiara’ gestita dalla Cooperativa Domus Assistenza di Modena, promosso dall’Unità Operativa Disturbi Cognitivi e Demenze dell’AUSL, diretta dal Dottor Andrea Fabbo, con la collaborazione della dottoressa Marina Turci e dell’Area Integrazione Sociosanitaria del Distretto di Pavullo. Il progetto prevede una formazione sul campo continuativa per migliorare le tecniche di gestione dei pazienti con demenza al fine di migliorarne la qualità di vita.

“Sono felice di proseguire questi incontri sul territorio per toccare con mano l’impegno di tutti professionisti sanitari, ascoltarli e conoscere i principali servizi e presidi sanitari – afferma la Direttrice Generale, Anna Maria Petrini -. Il territorio di Pavullo, in particolare, è molto vasto e richiede una rete assistenziale che sappia abbracciare e assistere tutta la comunità, specialmente chi vive nei Comuni più lontani. Vorrei approfittare per ringraziare il dottor Carlo Serantoni, oramai al termine del suo mandato di Direttore di Distretto, avendo anticipato la sua intenzione di pensionamento, per il grande impegno rivolto a questo Distretto, testimoniato sia dai risultati ottenuti che dalla stima che lo ha accompagnato”.

Nei prossimi giorni la direttrice proseguirà il viaggio nel modenese, con incontri già fissati in altri Distretti, per conoscere persone e realtà che compongono la rete sanitaria provinciale.

IL DISTRETTO DI PAVULLO

Formato dai Comuni di Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola, il Distretto conta quasi 42mila abitanti. L’assistenza ospedaliera è garantita dall’Ospedale di Pavullo in grado di accogliere e trattare le principali patologie, offrire competenze chirurgiche per il trattamento delle problematiche più frequenti, associate a una presenza anestesiologica-rianimatoria che supporta anche le esigenze del Pronto Soccorso.  L’assistenza sanitaria erogata nel Distretto del Frignano è inserita in un modello a rete ‘Hub and Spoke’. Nello specifico, Pavullo si configura come un’area ‘Spoke’, avendo come obiettivo principale la presa in carico dei pazienti con necessità sanitarie a bassa-media criticità e complessità e di centralizzare, nei centri Hub della rete, le situazioni molto complesse, per le quali sia necessario disporre di specifiche competenze specialistiche e/o apparecchiature molto costose, che non possono essere assicurate in modo diffuso su tutto il territorio.

Al fine di provvedere ai fabbisogni sanitari e socio assistenziali dei cittadini del distretto, sul territorio del Frignano sono presenti Case della Salute (Fanano e Pievepelago); Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS); Assistenza Specialistica. Nel Distretto è presente inoltre un Servizio di assistenza infermieristica domiciliare e di comunità; dialisi domiciliare; una rete di punti prelievo; un Ospedale di Comunità (Osco) a Fanano; un sistema di Emergenza-Urgenza, costituito dal Pronto Soccorso di Pavullo e dalla rete dell’Emergenza Territoriale 118 in grado di trattare tutte le emergenze-urgenze e di selezionare, fin dal territorio, le situazioni con necessità di centralizzazione diretta agli Hub modenesi (infarto miocardico acuto, ictus cerebri, ecc.). Tale servizio è garantito anche grazie ad una base di elisoccorso attiva a Pavullo, con competenza non solo sanitaria, ma anche di recupero e accesso ad ambienti ostili.

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