La Giunta ha approvato la convenzione con la società cooperativa Consorzio Cave Bologna per trasformare in area verde lo spazio di via Zanardi 526, precedentemente occupato da un impianto della società. La delibera passerà ora al voto del Consiglio comunale.

Nel 2008 era già stato sottoscritto un primo accordo che prevedeva il trasferimento dell’impianto Zanardi presso il polo estrattivo S.Niccolò situato al confine con il Comune di Castel Maggiore. La Giunta aveva poi dato il via libera definitivo nel 2020 con un atto che ne definiva le modalità e la sistemazione a verde dell’area, in accordo con il PAE – Piano delle Attività Estrattive del Comune.

La convenzione prevede:

  • la demolizione degli impianti e delle strutture esistenti;
  • la sistemazione a verde dell’area con un prato e un laghetto dove sorgeva l’invaso della cava;
  • la messa a dimora di siepi sul lato nord e di alberi all’interno dell’area;
  • la creazione di una rete interna di sentieri pedonali e ciclabili.

Il costo complessivo dei lavori è di circa 1 milione di euro, a carico del Consorzio Cave Bologna.

Dopo una prima fase necessaria di bonifica, a partire dal 2023 inizieranno gli interventi per la rinaturalizzazione dell’area.

“E’ un intervento per rinaturalizzare un’area importante della città vicino al Reno che rappresenta un tassello dell’Impronta verde – commenta l’assessore all’Urbanistica Laudani che ha presentato la delibera – la nuova infrastruttura ecologica della città che rappresenta uno dei progetti bandiera del mandato.

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