Anche il Team THE RECYCLERS partirà da Reggio Emilia con una Fiat PANDA4X4, rigorosamente vintage, e percorrerà oltre 12mila chilometri con destinazione Tbilisi in Georgia, andata e ritorno. L’ambizioso obiettivo non è solo quello di compiere un’avventura, ma soprattutto quello di raccogliere fondi per contribuire al meraviglioso progetto del MIRE Maternità Infanzia Reggio Emilia.

Presentata con una conferenza stampa nella sala Rossa del comune di Reggio Emilia, la particolare iniziativa che prenderà il via ufficiale da Praga il 17 luglio.

Tanta passione per i motori e per i viaggi ma soprattutto la voglia di aiutare il prossimo: sono queste le caratteristiche chiave per partecipare al Mongol Rally.

Paolo Carpi e Enrico Dessì, hanno colto la sfida e questa estate a bordo della loro panda 4X4 ultradecennale, donata da IREN, attraverseranno le seguenti nazioni: Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Grecia per poi far ritorno in Italia.

In questa edizione i fondi raccolti andranno devoluti alla ONG “D.E.C.”(Disasters Emergency Committee che riunisce i 15 enti di beneficienza più importanti in tempi di crisi all’estero) che si adopera per affrontare una delle più grandi crisi di rifugiati in questo secolo, l’aiuto ai profughi ucraini e alle popolazioni vicine coinvolte.

Ma ogni Team è chiamato inoltre a portare l’attenzione a necessità locali scegliendo un ente benefico del proprio territorio, nel caso del team reggiano il ricavato sarà devoluto all’associazione Curare Onlus per contribuire alla realizzazione del nuovo Ospedale MIRE Maternità infanzia Reggio Emilia.

Partecipiamo come città a questa “avventura” perché si tratta anche di una avventura di solidarietà – ha sottolineato Daniele Marchi, assessore al Welfare – Pace e cura sono i messaggi che il team di Reggio porterà attraverso l’Europa e oltre. Le donazioni dell’organizzazione internazionale, infatti, saranno devolute a sostegno di profughi della guerra in Ucraina. A livello locale, per la nostra sanità, in particolare per il Mire, attraverso Curare Onuls, saranno devolute le donazioni raccolte dal team reggiano. Dunque pace e cura sono i messaggi che affidiamo ai nostri piloti”. 

Il Mongol Rally è una manifestazione automobilistica di beneficenza non competitiva. La prima edizione si svolse nel 2004, da allora ogni anno, in estate, questa competizione ha più che decuplicato i partecipanti. Il punto di partenza cambia spesso ma solitamente è un luogo tra Regno Unito (Goodwood) e la Repubblica Ceca (Praga), il traguardo nei primi anni è stato Ulan Bator in Mongolia, per poi da pochi anni essere stato spostato di qualche centinaio di chilometri ad Ulan Ude (Siberia, Russia). Gli eventi pandemici mondiali hanno imposto la chiusura delle frontiere a la sospensione della manifestazione nel 2020,2021.

Nel 2022 la crisi in Ucraina e il conflitto hanno costretto a rivedere il percorso, fissando il punto d’arrivo a Tbilisi in Georgia per il 06 Agosto con partenza da Praga il 17 Luglio. E’ considerata la più grande avventura del mondo o, anche, la più stupida gara del pianeta. Paradossalmente entrambe le definizioni calzano a pennello. Ogni anno, migliaia di persone provenienti da tutto il mondo formano i team in rappresentanza del proprio paese e si iscrivono per dare il loro contributo partecipando.

 

Le regole ufficiali sono poche, semplici e dirette:

  • Possono partecipare solamente veicoli con una cilindrata di 1.000-1.200 cc. (125 cc per i motocicli);
  • Possono partecipare solo veicoli che abbiano più di 10 anni di età;
  • Durante lo svolgimento della manifestazione non vi è alcun tipo di assistenza tecnica, organizzativa o medica. Si è realmente SOLI con gli imprevisti.
  • Esiste solo un punto di partenza e uno d’arrivo, ma si possono fare i più svariati percorsi entro la data finale.
  • E’ necessario raccogliere almeno 500 sterline da devolvere in beneficienza all’appello lanciato dal DEC Onlus per l’accoglienza dei rifugiati.

 

«Il Mongol Rally si è consolidato nel tempo come un evento solidale imperdibile per gli amanti dell’avventura», sottolinea Paolo Carpi «Siamo molto orgogliosi di partecipare con un nostro team: questo lungo viaggio consentirà di unire l’entusiasmo per un’esperienza che ha il sapore di avventura con l’impegno di sostenere un progetto a noi molto caro».

Siamo molto contenti – aggiunge Deanna Ferretti presidente di Curare Onlus – ci piace pensare di essere un po’ come la mascotte che accompagna questa avventura, raggiungeranno terre lontane per passione e per il MIRE, sicuramente gli facciamo un grande in bocca al lupo, e li aspettiamo al loro ritorno per festeggiare insieme.

 

Attraverso i social media e una piattaforma online dedicata, il gruppo racconterà tutte le tappe del Rally come in un vero e proprio “diario di viaggio” che consentirà di rimanere aggiornati giorno per giorno sull’andamento della manifestazione e sentirsi partecipi.

 

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