Il sottopasso presente nella località de La Bertola si trasforma attraverso la street art. A proporre l’intervento è stata Chiara Timò, educatrice formiginese attiva nel campo della riabilitazione e fragilità che ha pensato ad un progetto in grado di coinvolgere diverse realtà sociali del territorio.
E così il Comune di Formigine ha coinvolto il Collettivo FX, movimento di street artist attivo tra Reggio Emilia e Modena che vanta progettazioni anche nell’ambito dell’inclusione e del coinvolgimento del territorio, unendo realizzazione artistica e dimensione comunitaria con l’idea che il valore risieda nel processo prima ancora che nell’opera finale.
Ad essere chiamati quali parti attive dell’esperienza sono stati i centri diurni per disabili presenti a Formigine, Villa Sabattini e l’Aquilone, e l’associazione Aut Aut di Modena, con la duplice volontà di fondere un’esigenza di rigenerazione urbana con la partecipazione attiva di soggetti fragili.
Dopo un primo incontro pilota organizzato a Villa Sabattini, in cui si è lasciato agire i ragazzi in modo libero con matite, colori a cera e pennarelli, Collettivo FX ha proposto di allargare il raggio dell’intervento andando a creare una vera e propria “stanza dei segni” formata da 4 pannelli di dimensione 3×4 metri, in cui ragazzi individuati dagli educatori verranno portati a dare sfogo alla propria creatività. La stanza darà ai ragazzi la possibilità di esprimersi con diversi attrezzi senza il vincolo della bidimensionalità o dello spazio definito del foglio. Ogni ragazzo, inoltre, attraverso la stanza potrà cercare e ritrovare il proprio segno, che potrà poi essere impresso sul muro.
Un bellissimo progetto che unisce l’utile al dilettevole e dimostra che le diverse disabilità non sono un limite ma semplicemente un modo diverso di esprimersi, riuscendo a diventare una risorsa e promuovendo, con azioni concrete, l’inclusione di persone fragili attraverso un progetto di rigenerazione urbana. L’Amministrazione comunale ringrazia coloro i quali si sono resi disponibili gratuitamente per realizzare due stanze, una per La Bertola e una per il centro AutAut di Cognento, da mettere a disposizione del progetto.