Il 28 luglio ricorre la Giornata mondiale dell’epatite promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per aumentare la consapevolezza riguardo alle infezioni virali che interessano il fegato e possono portare a gravi complicanze per la salute.
Mentre l’attenzione degli esperti è concentrata sulle recenti epatiti acute pediatriche causate da una tipologia diversa da quelle finora conosciute, l’impegno delle istituzioni sanitarie prosegue verso l’obiettivo dell’eliminazione globale fissato dall’OMS per il 2030. Per arrivarci, l’OMS invita i paesi a ridurre del 90% le nuove infezioni da epatite B e C, ridurre del 65% i decessi correlati alla cirrosi epatica e ai tumori da epatite virale, garantire che almeno il 90% delle persone con virus dell’epatite B e C venga identificato e che almeno l’80% dei malati riceva un trattamento adeguato.
Si stima che, nel mondo, ogni 30 secondi avvenga un decesso per epatite B o C e che siano 354 milioni le persone che vivono con queste malattie attualmente, spesso senza saperlo, dato che le persone infette possono anche non manifestare alcun sintomo. Risulta, quindi, di primaria importanza individuare le infezioni non conosciute ed è per questo che nel corso del 2022 è stato avviato il programma di screening anche in Italia per l’epatite C, per la quale ad oggi non è disponibile un vaccino.
Nel territorio dell’Azienda USL di Bologna dall’avvio della campagna sono stati eseguiti 26.356 test per la rilevazione dell’infezione da virus dell’epatite C, di cui 148 hanno dato esito positivo.
In questa fase della campagna di screening il test è prenotabile gratuitamente da chiunque sia nato tra il 1969 e il 1989 e consiste in un semplice prelievo di sangue, che può essere svolto anche in occasione di altri esami del sangue. Non occorre la ricetta medica e non è previsto il pagamento di alcun ticket. Alle persone interessate è previsto l’invio di un invito tramite SMS e di una lettera con tutte le informazioni utili pubblicata all’interno del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.
Maggiori informazioni sulla campagna sono disponibili alla pagina https://ambo.ausl.bologna.it/temi/screening/hcv
Sul lato della prevenzione, per le epatiti di tipo A e B per le quali è disponibile un vaccino, nel 2021 sono state effettuate 1.286 vaccinazioni contro epatite A e 20.759 contro l’epatite B.
La vaccinazione contro l’epatite B è obbligatoria dal 1991 per tutti i nuovi nati in Italia ed è consigliata e gratuita per conviventi o contatti di persone portatrici del virus, pazienti politrasfusi, emofilici, emodializzati e chiunque abbia per lavoro, viaggio o specifici comportamenti un maggiore rischio di venire in contatto con il virus.
La vaccinazione contro l’epatite A non è obbligatoria per i bambini ed è indicata per persone che si recano in Paesi dove il virus è molto presente o in zone con condizioni igieniche carenti, oltre a emofiliaci, tossicodipendenti, gravi epatopatici cronici, persone esposte professionalmente, omosessuali, conviventi e persone venute a contatto con malati di epatite A.