“Verso l’autonomia strategica dell’Unione europea”. È il tema che, dopo la cerimonia inaugurale, aprirà giovedì 1 settembre, con l’intervento dell’ambasciatore di Francia Pierre Vimont (docente alla Columbia University e primo Segretario generale esecutivo del Servizio europeo per l’azione esterna), la settima edizione della Summer School Renzo Imbeni, il corso di formazione avanzata sull’Unione europea promosso dal Comune di Modena che sarà caratterizzato da molti appuntamenti dedicati alla situazione determinata dalla guerra in Ucraina, oltre che dai temi legati al Nex Generation Ue e al Pnrr.

Il programma del corso, organizzato in partnership con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la Fondazione Collegio San Carlo e con il contributo della Fondazione di Modena, è in corso di definizione e nel frattempo sono stati selezionati i 30 allievi: al termine degli esami, due di loro avranno l’opportunità di un tirocinio di sei mesi al Parlamento europeo di Bruxelles con una borsa di studio da 5 mila euro.

I temi della settima edizione sono riassunti dal titolo “Un’Unione politica, un mondo nuovo. Un’Europa che protegge e innova”, gli appuntamenti (fino a martedì 6 settembre) saranno aperti al pubblico e spazieranno, appunto, dall’analisi degli impatti effettivi delle sanzioni alla Russia per la guerra al futuro della difesa europea, dalle sfide dell’immigrazione alla transizione digitale, fino all’efficacia del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la trasformazione delle nostre comunità, soprattutto in campo sanitario.

Gli interventi saranno affidati a figure accademiche di alto profilo, con il coinvolgimento anche di referenti politici e istituzionali, think tank europei ed esponenti della società civile, “a garanzia – come spiegano i promotori – di una combinazione armonica tra i fondamenti teorici e le applicazioni pratiche”.

Oltre all’ambasciatore Vimont, hanno già confermato la partecipazione, tra gli altri, la vice ministra degli Affari esteri Marina Sereni, Nona Mikhelidze (Head of Eastern Europe and Eurasia Program presso IAI-Istituto Affari Internazionali), Francesco Giumelli (Università di Groningen in Olanda), Antonio Missiroli Sciences Po-Parigi e The Johns Hopkins University, SAIS Europe-Bologna), Luigi Soreca (inviato speciale per la migrazione esterna al Servizio europeo per l’azione esterna Seae), Luca Jahier (Comitato economico e sociale, vicepresidente del gruppo Semestre europeo, presidente del Cese 2018-2020).

Il programma, in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito www.comune.modena.it/summer-school. Intitolata al modenese Renzo Imbeni, vice presidente del Parlamento europeo per dieci anni, tra il 1994 e il 2004, all’iniziativa collaborano l’Istituto Affari Internazionali, il Consiglio italiano del Movimento europeo e il Centro Studi sul Federalismo; anche per questa edizione è stato ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

I 30 ALLIEVI DEL CORSO

Sono 22 donne e otto uomini, tutti laureati con il massimo dei voti, spesso con lode, i trenta allievi dell’edizione 2022 della Summer school Renzo Imbeni che si svolge a Modena dall’1 al 6 settembre. Gli studenti ammessi al corso di alta formazione sull’Unione europea hanno in media 27 anni e hanno superato una selezione alla quale hanno partecipato 42 studenti.

Al termine della settimana di corso, dovranno superare un esame a seguito del quale, in base alla valutazione del Comitato scientifico diretto da Marco Gestri, saranno assegnate due borse di studio del valore di 5 mila euro per un tirocinio al Parlamento europeo di Bruxelles che si svolgerà nei primi sei mesi del 2023.

I trenta selezionati provengono da università di praticamente tutta Italia: otto sono di Unimore, sei dell’Università di Bologna, quattro di Trento, tre di Bari, due di Firenze e poi Messina, Ca’ Foscari a Venezia, Palermo, Calabria, Roma 3 e Roma Sapienza. Le lauree principali sono quelle in Giurisprudenza e Scienze politiche, con interessi prevalenti per gli studi internazionali ed europei.

Oltre che del voto di laurea e del percorso di studi, la selezione ha tenuto conto anche di eventuali attività extracurricolari, delle pubblicazioni e delle motivazioni a partecipare espresse dai candidati con una lettera.

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