Entrano in fase operativa i lavori della Provincia di miglioramento sismico all’istituto Fermi in via Luosi a Modena, dopo la prima fase di trivellazioni per la realizzazione delle due torri dissipative antisismiche di rinforzo alla struttura.

In questi giorni la ditta sta effettuando la messa in opera del telaio di sostegno nella porzione di istituito sulla quale si sta rinforzando la struttura, realizzando un giunto tecnico antisismico.

L’intervento ha un costo di due milioni e 400 mila euro, e dovrebbe concludersi entro l’autunno e riguarda la parte dell’edificio compresa tra l’ingresso principale e la palazzina realizzata nel 2017; i lavori sono realizzati dal consorzio Integra di Bologna, con impresa esecutrice Batea di Concordia.

La costruzione delle torri “dissipative” antisismiche, rappresenta una tecnologia innovativa, utilizzata anche nei lavori analoghi come quelli  all’istituto Barozzi di Modena, su brevetto italiano, pluripremiato e riconosciuto a livello internazionale.

I lavori hanno comportato, dall’inizio dell’intervento, la chiusura dell’aula magna e di alcuni laboratori informatica che sono stati spostati nella succursale del centro Nazareth in via Formigina a Modena.

L’obiettivo dei tecnici è quello di concentrare le lavorazioni più invasive nel periodo estivo, in modo tale da limitare il disagio agli studenti, alla ripresa dell’anno scolastico del prossimo settembre.

Per consentire agli studenti di utilizzare con continuità questi laboratori, da febbraio nove classi del triennio di informatica si sono trasferite nella sede di via Formigina, mentre dieci classi prime, dalla succursale hanno iniziato ad utilizzare la sede centrale di via Luosi.

Il progetto complessivo di miglioramento sismico del Fermi prevede altri due stralci: uno da due milioni di euro sulla porzione dell’edificio lungo via Caula, l’altro sulla palestra, con un investimento di 600 mila euro finanziati con il Pnrr.

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