Nel corso di un controllo della circolazione stradale, una pattuglia del Reparto di Polizia Stradale del Corpo di PL Bassa Reggiana, ha proceduto a verificare i documenti di guida del conducente di un autocarro che transitava a Novellara sulla via Provinciale Nord. Il conducente, di origine pakistana, esibiva agli agenti una patente di guida apparentemente rilasciata dalle autorità pakistane. Gli operatori, a un primo esame visivo, notavano che il documento esibito mancava di alcuni elementi presenti invece nei modelli legalmente emessi dalle autorità preposte.
Le Forze di Polizia possono effettuare i confronti di questo tipo mediante la consultazione di alcune banche dati internazionali, dove sono presenti gli specimen di migliaia di documenti. Questa patente, in particolare, risultava sprovvista di un elemento ottico variabile (OVI), presente invece sul modello originale. Gli elementi decorativi OVI presenti sui documenti, sono impressi con un inchiostro di sicurezza, che ha la particolarità di cambiare colore in base alla rifrazione della luce alla quale è esposto, e che non può essere riprodotto da altri inchiostri o metodi stampa.
Il documento veniva sottoposto a un’analisi tecnica accurata da parte di personale dell’Ufficio Falsi del Corpo, che effettuava ulteriori accertamenti eseguiti tramite la strumentazione tecnica in dotazione (microscopia ottica, esame alla luce ultravioletta, esame a luce infrarossa). Il documento risultava non genuino, difforme dal modello originale in diversi elementi, ma comunque idoneo a ingannare la pubblica fede. La patente veniva quindi sottoposta a sequestro penale e il conducente deferito all’Autorità per il possesso e l’uso di un documento falso.
A bordo dell’autocarro controllato era presente un altro ragazzo di nazionalità pakistana, risultato sprovvisto di documenti di identità. Dai rilievi fotodattiloscopici eseguiti con la collaborazione della Compagnia Carabinieri di Guastalla, emergeva che il ragazzo trasportato sull’autocarro era minore di anni 18. Il minore riferiva agli agenti di essere giunto in Italia poche settimane prima, da solo, in cerca di lavoro, e di non avere nessun parente stretto in Italia. Gli Agenti operanti si attivavano subito per l’affidamento a i Servizi Sociali del minore straniero non accompagnato, che veniva accolto in una comunità educativa del territorio.
Particolare dell’elemento decorativo OVI sulla patente falsa (a sinistra), in confronto con l’elemento presente sul modello originale a destra