L’attività istituzionale della Polizia di Stato è costantemente attenta nella tutela della pubblica sicurezza; la Polizia Stradale, sia nell’ambito della viabilità ordinaria che sulle tratte autostradali, procede a servizi di verifica del rispetto delle norme comportamentali definite dal Codice della Strada, ma anche al controllo e al possesso dei requisiti psicofisici ed abilitativi richiesti ai conducenti dei veicoli.

Grazie alla meticolosa attività svolta da una pattuglia della Sezione di Modena, un cittadino straniero è stato deferito all’Autorità Giudiziaria perché trovato in possesso di una patente di guida verosimilmente contraffatta.

Durante il servizio di vigilanza stradale, nel sottoporre al controllo un veicolo al fine di contestare al conducente l’utilizzo dello smartphone durante la guida, comportamento scorretto e causa principale di incidenti stradali, lo stesso ha esibito una patente di guida estera che agli occhi attenti e scrupolosi degli operatori ha destato qualche sospetto.

Infatti, da un’accurata valutazione del titolo abilitativo, gli operatori notavano che lo stesso presentava alcuni sistemi di sicurezza difformi e non conformi rispetto ai modelli conosciuti dalle FF.OO.

Il conducente veniva deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 477 e 482 del Codice Penale, in quanto privato cittadino in possesso di documento personale contraffatto e idoneo a trarre in inganno la fede pubblica e il documento veniva sequestrato e messo a disposizione degli inquirenti.

Inoltre, la pattuglia procedeva a contestare al conducente le contravvenzioni amministrative previste dal Codice della Strada per essersi posto alla guida di un veicolo senza aver conseguito la patente di guida e facendo uso di telefono cellulare, applicando anche il fermo amministrativo di tre mesi al veicolo stesso.

 

 

 

 

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