Una nuova edizione di Piante e Animali Perduti, la mostra-mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali e di prodotti eno-gastronomici, biologici, tipici e dimenticati, a cura di Arvales Fratres – Vitaliano Biondi, organizzata dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi con il patrocinio del Comune di Guastalla, sta per tornare ad animare il centro storico di Guastalla, antica capitale gonzaghesca in provincia di Reggio Emilia, situata sul fiume Po. La mostra, in programma il 24 e 25 settembre, costituisce uno degli eventi italiani di maggior richiamo dedicati al giardinaggio, alla biodiversità, all’enogastronomia, e all’artigianato artistico; è proprio questo che la rende ogni anno meta di migliaia di visitatori.
Non sono solamente le centinaia di espositori qualificati provenienti da tutta Italia e il loro patrimonio florovivaistico, erboristico e animale ad attirare l’attenzione degli appassionati e dei curiosi, ma anche l’ampio calendario di eventi e appuntamenti in programma ogni edizione. Tra questi, un ampio ventaglio di proposte è dedicato all’ambito enogastronomico e alla sana alimentazione.
Per le vie e le piazze storiche del centro la mostra-mercato proporrà infatti una gran varietà di prodotti enogastronomici d’eccellenza, frutto di una raffinata ricerca e passione che ruota attorno alle piccole produzioni locali: mieli e pani provenienti da diverse terre italiane, formaggi prelibati, confetture e mostarde del territorio, salumi e verdure di stagione appena raccolte nei campi, il tutto all’insegna della cura per l’ambiente e della cultura del cibo buono e sano.
Tra gli alimenti principe della nostra tradizione troviamo i grani antichi, varietà di grani coltivate sul territorio della nostra penisola fino al Novecento, che sono andate lentamente scomparendo rispetto ad altre più facili da impiegare nella produzione industriale. A questo proposito Andrea Gherpelli, agricoltore custode e al tempo stesso noto attore, accompagnerà i visitatori alla scoperta dei grani antichi, come il farro monococco che, macinati e ridotti a farina, serviranno ai laboratori di panificazione curati dal maestro panificatore Gianluca Borlenghi.
Per due giorni a Guastalla l’eccellenza alimentare farà quindi da padrona. Sarà possibile assaggiare prodotti tipici reggiani, come il Parmigiano-Reggiano, il lambrusco, il nocino e l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia e italiani, in molti casi biologici, Dop e certificati e ammirare le mostre di funghi e di peperoncini. Piante e Animali Perduti offrirà la possibilità di assistere alla cottura del Parmigiano-Reggiano e ad alcune consolidate sfide gastronomiche come Mustum Ardens, la gara aperta al pubblico di mostarde della riva sinistra e destra del Po, il Palio di San Lucio, sfida tra i produttori di Parmigiano-Reggiano su cui veglierà San Lucio, protettore dei casari; Strutto struggente, tenzone tra la torta fritta di Parma e il gnocco fritto di Reggio Emilia; Fregola di Bietola ossia erbazzoni reggiani e parmigiani a confronto.
Assieme ad Andrea Gherpelli sarà presente, nel Conversatoio di Ferrante Gonzaga, anche l’Accademia della Sfoglia, composta da maestri della pasta e capitanata da Rina Poletti, sfoglina dal 1979, che munita di matterelli e taglieri realizzerà laboratori per adulti e bambini sull’arte della sfoglia. Non mancherà un approfondimento sui cappelletti, simbolo indiscusso della buona pasta ripiena, a cura dell’Associazione per la difesa del cappelletto reggiano.
Tra le varie proposte troviamo anche quella del forno Borlenghi di Colorno che presenterà i pani di Emilia quali la Rosetta di Guastalla, pane alle rose creato appositamente per Piante e Animali Perduti. Gianluca Borlenghi, proprietario del forno Borlenghi, curerà anche Pane Nostrum, laboratorio di panificazione rivolto ai bambini. Una serie di interessanti laboratori “Un Due Tre, Mais” per grandi e bambini dai 2 ai 99 anni saranno offerti (dalle 10.00 alle 18.00 di sabato 24 e domenica 25 settembre) da Antonella e Francesco Bertolotti dell’azienda agricola Bio-Fan di Gualtieri che coltiva grani e mais antichi. Come una volta, si potrà sgranare manualmente le pannocchie rosse di mais antichi e camminare scalzi su una piacevole “aia” ricoperta dei loro chicchi.
Durante la due giorni si potrà scegliere se gustare una eccellente cucina di strada, girovagando tra le bancarelle e gli stand gastronomici disseminati un po’ ovunque o fermarsi per il pranzo o per la cena nella decina di punti di ristoro e ristoranti di Guastalla che propongono i piatti tradizionali dai tortelli di zucca o verdi allo stracotto di somarina con polenta, dal gnocco fritto con i salumi, come la spalla cotta, il prosciutto crudo, il salame e la mortadella, all’erbazzone, serviti assieme ai vini di tradizione come il lambrusco o di bianco di Scandiano.
Restando in ambito culinario, di particolare rilievo è l’approfondimento sui legami tra la cucina ebraica e quella reggiana. Per secoli Guastalla ha avuto una presenza ebraica importante e numericamente consistente, di cui si sono perse progressivamente le tracce a partire dal diciannovesimo secolo ad eccezion fatta pera la sinagoga che sarà oggetto di una visita guidata. La ricchissima tradizione della cucina ebraica in Italia è segnata da continue contaminazioni, dall’uso dei cibi disponibili e da una forte influenza spagnola. Nelle due giornate di Piante e Animali Perduti si parlerà della cucina ebraica e di quella italiana, per secoli partecipi di scambio reciproco. Nel conversatoio di Ferrante Gonzaga, i visitatori potranno avvicinarsi alla cucina ebraica con degustazioni guidate in particolare di cibi Kosher, che rispettano i dettami della religione ebraica sull’alimentazione e di piatti della cucina giudaica emiliana, molto più radicata di quanto si possa pensare: ne sono un esempio la chizza, l’erbazzone e la spongata, piatti tipici della cucina reggiana, ma di provenienza ebraica.
Anche i vini hanno una presenza significativa a Piante e Animali Perduti: dalla fase di pigiatura a quella finale, assaggiando e degustando, sarà possibile scoprire la variegata offerta che propone il territorio, ma non solo. Alla kermesse saranno poi presenti mercatini che porteranno prodotti tipici trentini e piemontesi.
Un’ulteriore testimonianza dell’impegno nel perseguire la cultura dell’alimentazione sana e sostenibile, che muove gli ideali di questa mostra, è la chiamata rivolta ai produttori del settore enogastronomico: nell’edizione 2022 di Piante e Animali Perduti più di 20 realtà della zona che non hanno mai partecipato alla mostra, avranno la possibilità di allestire una propria postazione espositiva, dedicata a far conoscere e apprezzare i propri prodotti ai visitatori. Un’area del centro storico di Guastalla sarà infatti riservata alle produzioni tipiche locali come, per esempio, aceto balsamico, frutta e verdura, lumache, cereali, Parmigiano – Reggiano, salumi e tutti quei prodotti che nascono da aziende con sede in un raggio di massimo 30km da Guastalla. In particolare, Via Passerini e Piazza della Repubblica, già sede del Mercato Contadino settimanale e punto di riferimento per gli abitanti di Guastalla, diverranno il palcoscenico delle aziende a filiera corta durante la manifestazione, ospitando realtà agricole del territorio specializzate nella produzione sostenibile. Il modulo per candidarsi alla chiamata è reperibile sul sito www.pianteanimaliperduti.it.