Questa mattina, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Modena, nel quartiere che insiste su viale Gramsci e parco XXII Aprile, si sono svolte le celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.
La Santa Messa è stata officiata dall’Arcivescovo di Modena e Nonantola, Mons. Erio Castellucci, unitamente a Padre Rodrigo Grajales Gaviria e al Diacono Bruno Garavaglia della Parrocchia di San Giovanni Evangelista e a Padre Giuliano Stenico, fondatore e presidente del Ceis.
Le celebrazioni sono state accompagnate dai canti degli studenti e dei professori del Liceo Musicale “C. Sigonio”, diretti dal Maestro Daniele Bononcini della Cappella musicale del Duomo.
Presenti alla cerimonia le massime autorità civili e militari, una importante rappresentanza del personale della Polizia di Stato di Questura e Specialità e le delegazioni delle A.N.P.S. di Modena e Sassuolo, oltre ad un nutrito numero di cittadini che vivono, lavorano o studiano nel quartiere.
Ed è proprio il Questore a spiegare nel suo discorso, al termine della funzione religiosa, il motivo che ha portato a festeggiare quest’anno San Michele proprio nella Parrocchia di San Giovanni Evangelista “perché teniamo particolarmente a questo territorio – spiega appunto la dott.ssa Burdese – un quartiere teatro di tanti delicati servizi, di impegno, di operatività; perché per questo territorio e i suoi abitanti vorremmo riuscire a fare ancora di più, magari stringendo un rinnovato lavoro di rete con le sue tante eccellenze”.
“Ed è proprio per questi motivi – prosegue il Questore – che abbiamo invitato alla cerimonia chi vive il quartiere nelle sue innumerevoli – non sempre facili dimensioni – dai residenti agli esercenti storici, a chi vi frequenta le scuole – i docenti e gli allievi del Liceo Sigonio e della Scuola Primaria Gramsci – agli scout, a chi frequenta la vicina palestra, oltre ai tanti enti attivi, associazioni che operano a servizio della collettività, da chi si prende cura e assiste le persone a chi si prende cura del parco: qui abbiamo trovato una straordinaria concentrazione di energie e persone di buona volontà con cui proseguire in un percorso di responsabilità sociale condivisa”.
Il richiamo poi a San Michele Arcangelo che incarna la forza del bene che sfida il male. “E’ la sfida difficile che, con vigore e con tenacia – ha affermato il Questore – i nostri operatori ingaggiano ogni giorno, in ogni turno, che li porta a perseguire i tanti “mali” dei nostri tempi”
Il Questore ha voluto mettere al centro l’impegno, lo sforzo ed i sacrifici personali e familiari del personale, manifestando la sua profonda riconoscenza alle donne e uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile, per la loro umanità e professionalità, ai Dirigenti e funzionari che li guidano sapientemente, alle rappresentanze sindacali, e alle famiglie che li sostengono. Le istituzioni e la cittadinanza, ha detto, “possono fare assoluto affidamento sul loro impegno e sui loro risultati”.
Un accorato pensiero ha, infine, rivolto ai Caduti della Polizia di Stato, stringendo idealmente in un abbraccio i loro familiari presenti alla cerimonia.