immagine d’archivio (Comune di Bologna)

Ha riaperto oggi il Teatro degli Angeli, a tre anni dall’incendio che ne ha danneggiato le apparecchiature, distrutto la platea e annerito le volte decorate da piccoli angeli. All’inaugurazione, che si è svolta all’interno della settimana del Sindaco al Quartiere Savena, erano presenti Matteo Lepore, la delegata alla Cultura Elena Di Gioia e la presidente del Quartiere Marzia Benassi.

Il piccolo oratorio sconsacrato di via Massa Carrara 3, all’angolo con via Arno, dal 2015 ospita le attività culturali dell’associazione Teatro degli Angeli grazie a un Patto di collaborazione con il Quartiere Savena.

Nella notte tra il 19 e il 20 settembre 2019, dopo aver forzato il lucchetto della porta principale, ignoti appiccarono un incendio all’interno del Teatro degli Angeli. Le iniziative di solidarietà hanno presto consentito di coprire interamente i danni materiali causati dall’incendio: un grande spettacolo a cui hanno partecipato gratuitamente gli artisti che si erano esibiti nei mesi e nelle stagioni precedenti al Teatro, un contributo di Hera, una colletta organizzata spontaneamente da cittadini, spettatori o meno, varie iniziative del Quartiere Savena.
Una dimostrazione di come la collaborazione di tutti, dalle istituzioni ai cittadini, sia fondamentale per la tenuta sul territorio di un tessuto culturale che fa dell’aggregazione, dell’accoglienza e del valore delle diversità la base fondamentale della convivenza.

Il Teatro degli Angeli ha ripreso così a proporre spettacoli, concerti e altre iniziative culturali, appena il periodo covid lo ha consentito, utilizzando gli spazi all’aperto. Restava però il nero su tutte le pareti e le volte del Teatro: fumo denso sprigionato dall’incendio ha annerito pesantemente tutte le superfici compresi gli affreschi e i fregi. Grazie all’attivazione del Comune sono stati stanziati i finanziamenti necessari ai delicati interventi di ripristino.
È stato effettuato un lavoro di restauro delle pareti e soffitti danneggiati dalla fuliggine, autorizzato dalla Soprintendenza, un intervento durato due mesi e terminato il 19 ottobre.
L’importo a consuntivo dei lavori è pari a circa 40 mila euro, a carico del Comune di Bologna.

Ora, dopo il meticoloso e appassionato intervento di restauratori e restauratrici dello Studio Leonardo, la patina scura che ricopriva tutti gli interni è stata rimossa, i danneggiamenti riparati e la bellezza delle opere pittoriche e delle linee architettoniche riportata alla luce.

Il Teatro degli Angeli è nato nel 2015 da un Patto di Cittadinanza tra il Quartiere Savena e l’associazione Culturale (ora APS) rinominata appositamente “Teatro degli Angeli” e diretta da Claudia Rota, con l’obiettivo di valorizzare la piccola chiesa sconsacrata e più in generale, di inserirsi nella rigenerazione del Quartiere Savena. Il progetto di intervento culturale sul Quartiere è stato possibile grazie alle linee guida del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni urbani. L’oratorio è stato ribattezzato “Teatro degli Angeli” proprio in onore dei piccoli angeli che ne decorano la volta.

L’Oratorio Santa Croce faceva parte, insieme alla grande Villa attigua e ad altri fabbricati oggi scomparsi, della residenza estiva del Conte Antonio Rusconi. Il Conte era uno dei componenti della nobile famiglia dei Rusconi, ricca, conosciuta e potente nel periodo a cavallo tra il 1700 e il 1800. Il completamento della residenza è datato 1791. Negli anni la Villa e l’Oratorio hanno cambiato proprietari e vissuto alterne vicende. Durante l’ultima guerra, ad esempio, nei sotterranei della villa era in funzione un piccolo ospedale, con tanto di sala operatoria riservato alle truppe di occupazione e negli anni seguenti gli ampi locali hanno dato rifugio a decine di sfollati che non avevano più casa per via dei bombardamenti.

Anche grazie alla continua e proficua collaborazione col Quartiere Savena, dal 2015 nel Teatro degli Angeli sono stati rappresentati innumerevoli spettacoli di teatro, musica, danza, cabaret che, pur privilegiando artisti noti e meno noti del territorio, hanno visto la partecipazione di artisti provenienti da tutta l’Italia. Sono state organizzati festival di danza dedicati ai giovani talenti delle scuole di Bologna e provincia, presentazioni di libri, rassegne di nuovi poeti.
Le stagioni estive, grazie anche al contributo di Bologna Estate, hanno proposto lunghe rassegne di spettacoli, molti dedicati ai bambini, nel giardino attiguo al Teatro e visto la partecipazione di migliaia di spettatori.

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