I forni, in particolare quelli artigianali sono alle prese con una crisi senza precedenti che sta spingendo le attività a tagliare sulla produzione e sul personale, come sta succedendo anche nella nostra provincia dove si iniziano a registrare le prime chiusure, chi in modo definitivo e chi per alcuni giorni della settimana.

“Il quadro – commenta Assopanificatori Confesercenti Modena – è molto più che preoccupante: ci sono attività che stanno già chiudendo un giorno o più alla settimana, altre che hanno già chiuso o che addirittura hanno dovuto fare i conti con il taglio del personale. La crisi energetica, l’inflazione alle stelle che riduce il potere di acquisto delle famiglie purtroppo sta impattando sulle attività del settore della panificazione. I forni producono e vendono un bene primario e sono proprio queste attività che ogni giorno si trovano a dover fare i conti con i costi di gestione triplicati, costi delle materie prime e rincari energetici”.

Preoccupati per la situazione generale e per quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi se non si interviene subito, l’associazione di categoria ha anche scritto alle istituzioni territoriali chiedendo una sollecitazione al Governo per interventi a sostegno del settore.

“Servono misure che vadano oltre la logica del contingente – come il credito d’imposta e la rateizzazione delle bollette – e l’urgenza di perseguire nuovi strumenti per affrontare i costi energetici nel breve e medio periodo per fronteggiare la grave crisi in atto. Le imprese non sono nelle condizioni di sostenere rateizzazioni reiterate né possono trovare, in un contesto di mancanza di liquidità, benefici nel credito d’imposta. Si richiede con forza il blocco della corsa dei prezzi energetici a livello nazionale assumendo a base la media dei costi corrisposti nel 2021, lasciando allo Stato il compito della compensazione eventuale dei maggiori oneri” conclude Assopanificatori Confesercenti Modena.

 

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