I Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, con la collaborazione del Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia e personale del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, intensificando i controlli nei vari settori produttivi.
Le attività ispettive, di natura ordinarie e tecnica, sono state finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro. L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, omessa redazione Documento Valutazione Rischi, mancata idoneità sanitaria dei lavoratori, mancate misure per prevenire gli incendi e tutelare l’incolumità dei lavoratori, mancata formazione e informazione dei lavoratori, assenza di cassetta primo pronto soccorso.
In particolare, nell’ambito delle attività di analisi e programmazione dei vari interventi ispettivi da poter svolgere sul territorio di competenza, a seguito di preventivi approfondimenti, sono state ispezionate 5 aziende tessili individuando 13 lavoratori controllati di cui 1 “in nero”. Sono state 5 le sospensioni dell’attività d’impresa e 18 le 2 violazioni in materia di sicurezza accertate. Complessivamente sono state irrorate sanzioni per 38.000. Inoltre si procedeva al controllo e verifica di 5 attività commerciali/ristorazione individuando 18 lavoratori controllati di cui 8 in “nero”, adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni amministrative pari a euro 58.000.
Nel dettaglio:
IMOLA – CASTEL SAN PIETRO TERME – Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 20.000 mila euro.
Il personale del Nil di Bologna ha eseguito accesso ispettivo presso un’attività di ristorazione nel comune di Imola, sanzionando il titolare per aver impiegato 4 lavoratori “in nero” senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro impiego.
Dall’accertamento sono emerse alcune violazioni al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, nel dettaglio veniva rilevate carenze nella formazione e informazione in materia di sicurezza dei lavoratori. Emesso il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e irrorate sanzioni per Euro 11.000. Il legale rappresentante dell’attività commerciale potrà revocare il provvedimento di sospensione solo quando avrà provveduto ad assumere i dipendenti. Sempre nel circondario imolese, nel Comune di Castel San Pietro Terme. il NIL provvedeva a sospendere un’attività di ristorazione, sanzionando il titolare per aver omesso la redazione del Documento Valutazione del Rischio e per aver impiegato i due dipendenti intenti a svolgere le proprie mansioni lavorative in cucina, senza la prescritta idoneità alla mansione e senza aver conseguito idonea formazione sulla sicurezza.
BOLOGNA – Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare per 13.500 mila euro. Sospeso cantiere edile per impiego manodopera clandestina- in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 10.000mila euro.
Il personale del Nil di Bologna ha eseguito accesso ispettivo presso un locale commerciale di Bologna, sanzionando il titolare per aver impiegato “in nero” due lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro impiego. Emesso il provvedimento di sospensione attività imprenditoriale, maxi sanzione per lavoro. Sempre a Bologna i Carabinieri unitamente alla Vigilanza Tecnica dell’ITL di Bologna, nel corso dell’accesso ispettivo in un cantiere edile sanzionava e deferiva all’A.G. il titolare dell’impresa aver impiegato irregolarmente un lavoratore Extra Ue senza che lo stesso non avesse alcun titolo per poter svolgere attività lavorativa in Italia. Irrorata la maxi sanzione per lavoro nero con il conseguente provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.
BOLOGNA – SAN LAZZARO DI SAVENA – Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare per 15.000 mila euro.
Nel corso dell’accesso ispettivo in un’attività commerciale etnica nel Comune di Bologna, personale del Nil di Bologna ha provveduto a sanzionare il legale rappresentante dell’attività commerciale per aver impiegato irregolarmente un lavoratore. Attività analoga svolta nel Comune di San Lazzaro di Savena. Per entrambe le attività commerciali è scattata la maxi sanzione per lavoro nero con il conseguente provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.
Tre locali aziendali gestiti da imprenditoria straniera sospesi. Sanzioni per 20mila euro in Bologna quartiere Bolognina Il N.I.L. in collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, militari della Stazione Carabinieri Navile, hanno eseguito accesso ispettivo presso 3 aziende manifatturiere gestiti da stranieri, permettendo di identificare 7 lavoratori. Le tre aziende venivano sanzionate e sospese per violazioni al Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella fattispecie i militari operanti accertavano la mancata redazione Documento Valutazione del Rischio, mancata formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, mancata visita medica prevista dalla specifica normativa.
CASTELLO D’ARGILE – Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 10.000mila euro.
Nella fase degli accertamenti ispettivi il N.I.L. in collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, e locale Stazione Carabinieri procedevano al controllo di un’Azienda manifatturiera tessile, accertando la presenza di un lavoratore in nero su quattro presenti, riscontrando inoltre carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, verificando di fatto che i dipendenti risultavano privi di adeguata formazione e della prevista visita medica di idoneità alla mansione. Il datore di lavoro veniva sanzionato anche per non aver garantito lo sgombero alle vie di evacuazione allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza.
SAN GIOVANNI IN PERSICETO – Violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 9.000 euro.
In collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, e Stazione Carabinieri di San Giovanni in Persiceto a sanzionare il legale rappresentante di un’Azienda tessile riscontrando carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, accertando infatti che i dipendenti non avessero sostenuto la prevista visita medica ed adeguata formazione prevista dalla specifica normativa. Anche in questo caso il Documento Valutazione Rischi non veniva elaborato Si procedeva a sospendere l’attività fino alla regolarizzazione di quanto prescritto.