Nella giornata di oggi i Carabinieri del N.A.S. di Parma, supportati in fase esecutiva da quelli dei Comandi Provinciali di Modena e di Bologna, hanno dato esecuzione, a Castelfranco Emilia (MO) e ad Anzola Emilia (BO), ad una ordinanza che dispone l’applicazione di una misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari e di una misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionale, nonché ad un decreto di sequestro preventivo, emessi dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di due indagati.
All’indagato 44enne destinatario della misura cautelare personale, residente a Castelfranco Emilia, sono contestati i reati di truffa aggravata, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo di una professione ed esercizio di attività di una struttura socio-assistenziale residenziale senza autorizzazione. All’indagato destinatario della misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di agente immobiliare per un periodo di sei mesi – un 50enne, agente immobiliare, residente ad Anzola Emilia (BO) – è contestato il reato di riciclaggio.
Le indagini scaturite da una denuncia sporta dalla figlia di due anziani coniugi di Castelfranco Emilia, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del 44enne, che si era falsamente presentato ai due coniugi come medico e, senza essere abilitato all’esercizio di alcuna professione sanitaria, aveva fornito loro assistenza medica ed infermieristica. Conquistando nel tempo la fiducia e la confidenza delle due anziane vittime, l’uomo le aveva indotte a farsi consegnare un’ingente somma di denaro contante con cui successivamente, nel 2019, aveva acquistato, simulando una permuta immobiliare con l’agente immobiliare odierno indagato per riciclaggio, un immobile sito a Castelfranco Emilia, intestandolo in parte a sua madre ed adibendolo a propria abitazione e ad abusivo centro in cui aveva sede una casa famiglia ed un centro diurno per anziani.
Dalle indagini è emerso che all’interno del centro veniva di fatto esercitata attività socio-sanitaria non autorizzata e che il 44enne esercitava abusivamente la professione di medico, effettuando diagnosi cliniche e somministrando terapie.
In occasione di interventi edilizi e di giardinaggio presso l’abitazione delle anziane vittime,
l’uomo le aveva indotte a versare alle due imprese interessate ai lavori dei corrispettivi molto maggiori rispetto a quelli effettivi, utilizzando la differenza per coprire le spese di lavori di ristrutturazione e giardinaggio commissionati alle stesse aziende presso l’immobile dove poi era stata realizzata la struttura ricettiva per anziani.
Nel giugno del 2020, i carabinieri del Nas di Parma, in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Modena, avevano sottoposto a sequestro la somma contante di circa 10.000 euro, trovata in possesso del 44enne, e avevano proceduto al sequestro preventivo della struttura abitativa per anziani sita a Castelfranco Emilia.
Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza emessa nei confronti dei due indagati, è stato notificato un decreto che dispone il sequestro preventivo dell’immobile sito a Castelfranco Emilia di proprietà del 44enne, in parte fittiziamente intestato alla madre, nonché il sequestro preventivo di beni, somme di denaro ed altri valori di proprietà del 44enne fino ad un ammontare di 270.450 euro, e di proprietà del 50enne fino ad un ammontare di 255.450 euro.