“La sfida dell’innovazione e dell’inclusione”: si chiamano così i progetti che l’Istituzione dei servizi sociali dell’Appennino bolognese ha candidato al bando PNRR “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità”.

Il risultato è a dir poco strepitoso: su oltre 2.000 candidature in tutta Italia, i progetti dell’Appennino bolognese si sono piazzati fra i migliori, i primi in assoluto in Emilia-Romagna (al pari del Comune di Parma) con quello sull’innovazione.

Tale intervento comporta un incremento della dotazione complessiva del sistema sociosanitario nel distretto dell’Appennino bolognese, con particolare riferimento all’area della domiciliarità gestita in forma associata dall’Istituzione Servizi sociali educativi e culturali. E’ previsto il rinnovo di tutto il parco macchine, oltre all’acquisto di mezzi adatti al trasporto pasti a domicilio ed al trasporto dei disabili. Attraverso questo progetto si prevede la completa informatizzazione delle cartelle degli utenti dei Servizi a gestione diretta dell’Istituzione, sia attraverso il potenziamento delle reti informatiche che attraverso l’acquisto di tutte le attrezzature e software necessari.

Saranno inoltre acquistate dotazioni utili per attività d’animazione e stimolo da proporre agli anziani nei Centri diurni di Castiglione dei Pepoli e Vergato.

Le risorse ottenute col progetto sull’inclusione consentiranno, invece, l’acquisizione di servizio innovativi, come l’attivazione di un’offerta distrettuale di centri estivi per contrastare l’isolamento e la povertà educativa dei minori, il sostegno educativo professionale ai minori con disabilità o fragilità, l’acquisizione di un servizio di mediazione culturale a supporto della rete degli Sportelli sociali, lo sviluppo del Servizio “Educativa di strada”, a favore di adolescenti a rischio.

Il 2022 si chiude dunque con un altro obiettivo raggiunto da parte dell’Unione Appennino: dopo i risultati sul Pinqua, i Piani Urbani Integrati (Brasimone e Cartiera), Bando borghi (Campolo, Camugnano e Monteacuto delle Alpi), Green Communities e altre misure sempre a sostegno dei servizi sociali, possiamo dire che l’ppennino bolognese con il PNRR ha fatto un vero e proprio en plein.

Maurizio Fabbri, presidente dell’Unione ha dichiarato: “siamo davvero orgogliosi di questo ennesimo risultato. Stiamo vincendo tutti i bandi del PNRR e ci stiamo riuscendo perché abbiamo una Unione dei Comuni, che funziona bene sia per la sinergia fra i Sindaci che per la grande qualità e passione del personale dipendente. I prossimi anni saranno davvero intensi e appassionante, dovendo mettere a terra la mole gigantesca di risorse che stiamo ottenendo. Possiamo dire senza tema di smentite che senza l’Unione dei Comuni la sfida del PNRR avrebbe avuto un esito molto diverso. La cosa che più mi rende orgoglioso è che non otteniamo risorse perché ci cadono dall’alto ma perché sappiamo progettare e innovare. Questo conferma che non abbiamo bisogno di assistenzialismo ma di opportunità, perché le sappiamo cogliere.

Alessandro Santoni, presidente Distretto sociosanitario Appennino bolognese, ha spiegato che: “questi due progetti finanziati hanno un valore speciale all’interno delle politiche di welfare distrettuali dell’Appennino. Il rafforzamento dell’assistenza domiciliare significa un servizio più vicino alle persone e più capillare. Altrettanto importante è il progetto dedicato “all’inclusione”, per fornire azioni e servizi di supporto dedicati al superamento di condizioni di svantaggio e contrastare le disuguaglianze. Indipendentemente dalla fascia d’età, in territori come i nostri definiti come aree interne, è facile che per le persone fragili ma anche per le nuove generazioni o i nuovi residenti, si producano dinamiche di “esclusione” a catena. Questo risultato ci consentirà dunque di rafforzare l’equità nell’accesso ai servizi e alle opportunità da parte di tutti”.

Giuseppe Argentieri, presidente Istituzione servizi sociali Appennino bolognese, ha dichiarato: “Ritengo che i servizi sociali siano un fiore all’occhiello della nostra Unione, da quando sono stati attivati in forma associata il livello delle prestazioni erogate vede un costante miglioramento su tutti i comuni. Questo eccellente risultato, oltre che a dare un ulteriore impulso al miglioramento degli stessi, sottolinea come le competenze professionali e le capacità tecniche che hanno costruito i progetti vincenti, Ilaria Sacchetti, Annalisa Fanini e dei loro staff, siano altissime. Non posso esimermi dall’esprimere un forte ringraziamento per il lavoro svolto, anche questo in equipe. Il forte tenore innovativo dei progetti proposti, che è stato riconosciuto e premiato dal bando, sottolinea anche la grande attenzione e sensibilità con cui si colgono le fragilità sociali non fermandosi ad una mera gestione ma cercando sempre nuovi percorsi e nuove soluzioni, spesso vere e proprie sfide che solo una forte passione permettono di proporre”.

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