MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Due azzurri sul podio nella finale dei 50 rana maschili nell’ultima giornata dei Mondiali in vasca corta di Melbourne. Nicolò Martinenghi vince la medaglia d’argento in 25″42, bronzo per Simone Cerasuolo in 25″68; oro e titolo iridato, con il record dei campionati (25″38), per lo statunitense Nic Fink. Con una rimonta da urlo nelle ultime due vasche, Lorenzo Mora strappa il bronzo nella finale dei 200 dorso. L’azzurro beffa negli ultimi metri il francese Yohann Ndoye-Brouard e sale sul podio con il nuovo record italiano (1’48″45). Doppietta americana per quanto riguarda le medaglie più preziose: oro per Ryan Murphy (1’47″41) che precede il connazionale Shaine Casas, argento in 1’48″45. E un altro bronzo, proprio in chiusura, arriva con la la 4×100 mista maschile. Un terzo posto che ha il sapore della beffa per Lorenzo Mora, Nicolò Martinenghi, Matteo Rivolta e Alessandro Miressi: gli azzurri infatti hanno accarezzato fino a pochi metri dall’arrivo il sogno di una medaglia d’oro, sfumata solo al traguardo quando Kyle Chalmers e Kieran Smith hanno toccato contemporaneamente precedendo Miressi per soli 8 centesimi. Oro e record del mondo ex aequo (3’18″98) per Australia e Stati Uniti, bronzo per l’Italia che pure era andata sotto il limite della miglior prestazione di sempre (3’19″06) e quindi automaticamente fa registrare il nuovo record europeo. Niente podio invece per Matteo Rivolta, quinto nei 100 farfalla (49″32), Margherita Panziera, quinta nei 200 dorso (2’02″18), e Benedetta Pilato, settima nei 50 rana (29″48). L’Italnuoto torna dall’Australia con 16 podi complessivi (5 ori, 6 argenti e 5 bronzi) che la collocano al terzo posto nel medagliere finale alle spalle di Usa (36, 17-13-6) e Australia (26, 13-8-5). Un risultato storico: eguagliato il record di medaglie in un Mondiale in vasca corta ottenuto lo scorso anno ad Abu Dhabi, ma con un argento in più (5-6-5 contro i 5-5-6 del 2021).
– foto LivePhotoSport –
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