L’insediamento dell’operatore della ristorazione – che può contare su un immobile di circa 650 mq – permetterà una completa offerta gastronomica del comparto del Reggiane Parco Innovazione. L’offerta del ristorante sarà differenziata sulla base delle esigenze di un’utenza molto diversificata, che va dai professionisti che attualmente operano all’interno dei vari capannoni agli studenti del nascente 4° Polo di Unimore. Un’area che entro il 2023 ospiterà circa 2.500 persone

Il ristorante verrà attrezzato per poter offrire servizi in tutti i momenti della giornata (colazione, pranzo, aperitivo, cena) e potrà essere utilizzato per eventi. Lo spazio può contare anche su parte della piazza coperta del capannone 17.
Oltre al ristorante nel Capannone 17 si insedieranno ordini professionali (commercialisti, architetti e ingegneri), la scuola ITS Maker, Credem e alcune piccole aziende e start-up.

CONTENUTI DELL’ACCORDO – L’accordo prevede che l’offerta gastronomica sia legata al rispetto della tradizione e dei prodotti del territorio ma, nel contempo, anche ad elementi di innovazione attraverso percorsi che saranno attivati con enti di ricerca e operatori del settore. Inoltre, ci saranno momenti dedicati all’integrazione sociale con il coinvolgimento di associazioni ed enti per costruire percorsi di integrazione attraverso il cibo. Saranno infine organizzati corsi di cucina a diversi livelli.
TEMPI – I lavori di riqualificazione del Capannone 17 termineranno entro marzo 2023, e il ristorante sarà operativo prima dell’estate.

HANNO DETTO – “Il ristorante, e più in generale il tema del food, riveste un ruolo fondamentale per il Reggiane Parco Innovazione – afferma Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane spa – perché rappresenta un elemento fondamentale per le relazioni e la condivisione.
Stiamo progettando, assieme all’operatore Pirru, uno spazio adeguato per tutti i soggetti presenti all’interno del Parco con servizi e offerte innovative. Uno spazio modulabile e fruibile in modo diversificato non solo per la ristorazione ma anche per le relazioni, per lavorare e per la formazione”.
“Il ristorante Pirru al Parco Innovazione è il quinto spazio che apriamo nel territorio – dice Luca Pirruccio, titolare della catena di ristoranti con il brand Pirru – e rappresenta nel contempo una sfida e una grande opportunità per noi. Negli anni ci siamo affermati con un’offerta gastronomica legata principalmente al territorio ma proponendo anche le eccellenze italiane con prodotti di qualità. Vogliamo partecipare al progetto del Parco Innovazione perché riteniamo che il tema del food sia fondamentale per il benessere delle persone e che l’innovazione debba abbracciare a 360 gradi anche tutto il mondo della ristorazione. Sposiamo con grande interesse anche i temi legati all’integrazione sociale delle persone che sta portando avanti il Parco e per questo daremo il nostro contributo fornendo lo spazio e la professionalità per organizzare momenti di formazione e di condivisione sul food coinvolgendo le persone in condizioni di disagio. Per questo specifico
ambito abbiamo infatti creato una Fondazione che aiuta le persone ad avvicinarsi al mondo della ristorazione e della gastronomia”.

Proseguono intanto i lavori dei Capannoni 15c e 15b che ospiteranno rispettivamente il IV Polo di Unimore e l’incubatore per le start up, che termineranno subito dopo l’estate del 2023. Nello stesso periodo verrà terminato anche l’immobile del Riuso, ex mangimificio Caffarri, che ospiterà le attività legate all’economia circolare, alle attività teatrali e a quelle sportive.
Il 2023 sarà anche l’anno dell’inizio delle attività sull’immobile denominato “Cattedrale” che ospiterà laboratori, scuole e centri di ricerca.

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