La tanto attesa ripresa del massimo campionato di calcio è giunta e per il Sassuolo si è trattato di un impegno casalingo contro la Sampdoria di Stankovic, arrivata a Reggio Emilia dopo un prima parte di campionato per niente soddisfacente (6 punti su 15 partite).
Per i tifosi neroverdi ma anche per tutti quelli che il bel calcio lo amano davvero, oggi è terminata anche l’attesa per rivedere in campo dal primo minuto Domenico Berardi, recuperato dal suo infortunio del 30 agosto ed esattamente al 52’ di Sassuolo – Milan.
Prima del fischio d’inizio da parte del direttore di gara il sig. Maresca da Napoli, un toccante minuto di raccoglimento per la scomparsa di Edson Arante do Nascimento, conosciuto in tutto il mondo (forse anche oltre) come Pelé.
All’ora di pranzo, dunque, tutto pronto e pronti via per un partita che sulla carta si presentava con tutte le caratteristiche di una sfida intensa.
Il duo più atteso, ovvero Berardi e Laurientè, inizia a cercarsi nei pressi dell’area difesa da Audero già al 7’ e questo fa ben sperare per il resto della gara.
Al 19’ l’altro atteso rientro del match Gabbiadini mette la palla non di molto alla sinistra del palo difeso da Consigli, e così passano i primi venti minuti di un calcio più agostano che invernale, non per il clima ovviamente ma per l’intensità.
Solo quattro minuti dopo, al 23’, sempre il solito Gabbiadini in acrobazia infila la palla in rete e porta in vantaggio la Samp: 1 – 0, primo gol di questo 2023.
L’esplosione maggiore da parte del popolo blucerchiato è per la rasoiata da fuori area del difensore Tommaso Augello che la palla la riceve direttamente dal “collega” di ruolo neroverde Ferrari e che porta gli ospiti al doppio vantaggio al 27’.
Sampdoria ancora pericolosa al 35’ e fino a questo momento decisamente più determinata non solo a fronte del risultato ma anche dell’atteggiamento a portare a casa i tre punti.
È il minuto 39 quando Domenico Berardi prova una delle sue conclusioni da fuori area ma la palla non scende come voluto e la conclusione si risolve con un nulla di fatto.
Il primo tempo si chiude con un minuto di recupero e l’impressione che Dionisi debba nella pausa non solo inventarsi qualcosa ma provare a rimandare in campo uno spirito differente rispetto a quello visto nei primi 45’.
Si riprende con Traore al posto di Thorstved e tecnicamente non cambia nulla nella disposizione in campo per gli undici di Dionisi.
Al minuto 51 le probabili parole di Dionisi si manifestano in un paio di iniziative in attacco che fanno sperare in un cambio di passo per provare a recuperare una partita iniziata decisamente in salita.
Un presunto fallo di mano (spalla dal monitor) fa infuriare panchina sassolese e tifosi, ma Maresca, certo di quello che ha a poca distanza visto, non si lascia convincere a fare ricorso al Var.
Il VAR invece interviene eccome al 63’ per un calcio di rigore a favore dei padroni di casa (fallo su Pinamonti) di cui si occupa il numero 10 Domenico Berardi: Sassuolo 1 Sampdoria 2.
Solo sessanta secondi dopo e lo stesso Berardi si divora una conclusione a rete da pochi passi, ma l’aria è decisamente cambiata e il Mapei se ne accorge, in campo è scesa come si sperava una squadra diversa.
Al minuto 80 Dionisi manda in campo Defrel e Alvarez richiamando in panchina Pinamonti e Frattesi, mentre Domenico Berardi lascia il posto a Ceide e siamo al minuto 86.
Triplice fischio di Maresca dopo cinque minuti di recupero e sconfitta casalinga per il Sassuolo in questa ripresa di campionato. Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per i neroverdi perché sabato prossimo c’è la Fiorentina a Firenze da provare a battere assolutamente.
Claudio Corrado