Il Comune di Carpi ha individuato nel centro sociale “Gorizia” – edificio di proprietà dell’Ente locale – la sede dove i fattorini potranno fare sosta durante gli spostamenti di lavoro in bicicletta: a partire dal 1° Febbraio, la struttura sarà accessibile tutti i giorni dalle 14 alle 18, e tre serate (il giovedì dalle 20 alle 22, il mercoledì e venerdì un’ora in più, cioè fino alle 23).

La decisione dell’Amministrazione è frutto del protocollo d’intesa firmato nella primavera 2021 con Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio, che prevedeva fra l’altro di predisporre « strumenti, spazi, prassi, materiali che possano rendere più sicure e più dignitose le modalità » nelle quali si sviluppa l‘attività dei cosiddetti “rider“, e allestire in vari punti della città – come poi avvenuto l‘estate scorsa – alcune “colonnine” ad accesso gratuito, con strumenti per piccole riparazioni delle biciclette in caso di bisogno (allestite l‘estate scorsa). Nella sede di via Cuneo, 51 i ciclo-fattorini potranno accedere al bar gestito dal circolo, e per esempio ricaricare il telefonino, loro fondamentale strumento di lavoro in un luogo confortevole e accogliente, e per esempio ricaricare il telefonino, loro fondamentale strumento di lavoro. Per informare i lavoratori di questa nuova opportunità, il Comune distribuirà un volantino.

« Siamo soddisfatte per la partenza del progetto – dicono le assessore Stefania Gasparini (Economia) e Tamara Calzolari (Sociale) – perché per l’Amministrazione è importante essere al fianco di lavoratori che stanno conquistando migliori condizioni di lavoro. Ringraziamo inoltre il circolo “Gorizia” per la disponibilità, che ci ha consentito di realizzare così l’accordo sottoscritto con i sindacati a favore dei “rider”».

Soddisfazione è stata espressa congiuntamente anche dai sindacati confederali: «Il punto di appoggio per i ciclo-fattorini di Carpi – dicono Cgil, Cisl e Uil – dimostra che i protocolli sindacati-Comuni sono utili a migliorare le condizioni di una categoria di lavoratori tradizionalmente meno tutelata. Questo spazio è dunque un primo importante passo, visto che per molti addetti le condizioni non sono ancora dignitose, essendo di fatto pagati a cottimo, in  base alle consegne fatte. Dopo Modena, primo Comune ad attuare gli accordi, e Carpi, ci auguriamo ora che anche Sassuolo trovi presto una “casa” per i “rider”, come prevede l’analogo protocollo sottoscritto con quell’Amministrazione comunale».

 

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