Quasi due milioni di euro e 58 progetti finanziati. A un anno dal via della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa, la Regione Emilia-Romagna fa un bilancio delle azioni realizzate per dare accoglienza a profughi e sfollati e aiutare, anche in loco, la popolazione colpita da questo dramma umanitario.

Oggi pomeriggio in Commissione assembleare è stata presentata la relazione sulla clausola valutativa della legge regionale 4/2022, “Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina”; a fare il punto l’assessora alla Cooperazione internazionale allo sviluppo, Barbara Lori.

Diversi gli interventi attivati, in campo sanitario e sociale, oltre alla raccolta fondi regionale che ha già superato 2 milioni e 260mila euro. Una immediata risposta all’emergenza è arrivata dalla Regione con il primo bando per il sostegno umanitario il 7 marzo 2022, a cui ha fatto seguito la legge regionale di iniziativa della Giunta approvata dall’Aula lo scorso aprile, che ha permesso di intervenire formalmente anche per utilizzare le risorse raccolte attraverso la raccolta fondi. Tre le possibili destinazioni d’uso delle risorse, stabilite dalla legge: sostegno a progetti umanitari realizzati direttamente in Ucraina (16 progetti già approvati e finanziati); assistenza e supporto ai profughi accolti in Emilia-Romagna (realizzati due bandi per favorire la partecipazione ai centri estivi e l’integrazione nella scuola e nella comunità); una volta terminato il conflitto, la ricostruzione di spazi pubblici di valore sociale (scuola, nido, biblioteca) in loco.

“Sin dall’inizio della guerra- ha commentato Lori- l’Emilia-Romagna si è impegnata con interventi di aiuto umanitario a tutto campo. Lo abbiamo fatto sul posto, non senza qualche difficoltà a causa dei continui bombardamenti, e nel nostro territorio. Tutto questo grazie alla solidarietà dei cittadini e delle cittadine emiliano-romagnole e alla pronta operatività di tante aziende e delle associazioni di volontariato, molte delle quali già collaboravano con l’Ucraina, che hanno dimostrato ancora una volta di essere una terra accogliente e solidale”.

I progetti finanziati

Sono stati 8 per un totale di circa 250mila euro i progetti finanziati con il primo avviso del 7 marzo scorso. Una risposta tempestiva, quella dell’Emilia-Romagna, grazie al fatto che l’Ucraina rientrava nel novero dei Paesi inseriti nella programmazione della cooperazione internazionale della Regione. Sostenere la prima accoglienza dei profughi ucraini nelle comunità di accoglienza nei Paesi limitrofi, ricostruire il benessere psicologico delle vittime del conflitto, in particolare delle fasce vulnerabili della popolazione come donne, bambini e persone con bisogni speciali: questi gli ambiti di intervento effettuati da Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali emiliano-romagnoli.

E ancora 8 progetti finanziati con circa 600mila euro, grazie ad un bando rivolto a Ong, associazioni del Terzo Settore e agli Enti locali e approvato dopo il via libera dell’Aula alla legge regionale, hanno permesso di intervenire sui bisogni di sostegno umanitario, sanitario e psicologico di donne, anziani, disabili e bambini sfollati in Ucraina o in transito nelle principali città ucraine verso i confini per fuggire dalla guerra.

Anche in Emilia-Romagna sono state realizzate iniziative a sostegno alle popolazioni ucraine. Come, ad esempio, l’accoglienza di 8.066 bambini e bambine nei Centri estivi grazie a un contributo regionale di 500mila euro. Sempre nei comuni emiliano-romagnoli, a partire da luglio dello scorso anno, sono stati finanziati 42 progetti per un totale di 517mila euro, destinati a sostenere le spese per il servizio mensa nelle scuole, la promozione della pratica sportiva, di attività culturali e dell’acquisto di libri in lingua ucraina da mettere a disposizione di biblioteche e ludoteche comunali.

Particolarmente complesso è stato il lavoro con i bambini disabili, che vivono in maniera ancora più acuta dei loro coetanei lo stress del conflitto; un’altra complessità è legata al continuo mutare delle famiglie ucraine presenti in Emilia-Romagna, che obbliga ad avere una grande flessibilità nella gestione dei progetti. Per quanto riguarda l’integrazione a scuola, alcune famiglie hanno preferito fare seguire i corsi ucraini on line ai loro bambini: una scelta legata al desiderio di rientrare nel proprio Paese.

La raccolta fondi regionale supera quota 2 milioni e 260 mila euro  

Prosegue intanto la raccolta fondi promossa dalla Regione per l’assistenza e l’aiuto umanitario ai profughi ucraini, che ha superato quota 2 milioni e 260mila euro, grazie alla generosità di quasi 15mila donatori (dati aggiornati al 30 gennaio 2023). Si tratta perlopiù di singoli cittadini, insieme ad aziende, associazioni ed enti locali.

È possibile seguire l’andamento delle donazioni sul sito https://www.regione.emilia-romagna.it/raccolta-fondi-ucraina

I versamenti dall’Italia possono essere effettuati – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero il codice Bic Swift da digitare è: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Ora in onda:
________________