Sono state 366, nell’ultimo quinquennio, le “Disposizioni Anticipate di Trattamento” (DAT) lavorate dai Servizi Demografici comunali, ossia il cosiddetto “testamento biologico” o “biotestamento”, le volontà che il cittadino può esprimere, in caso di futura incapacità di autodeterminarsi, in merito ad accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari.
Nello stesso periodo 2018-2022, su tutt’altro fronte, sono state registrate dieci unioni civili, quelle entrate nell’ordinamento italiano con la legge 20 maggio 2016, n. 76 (c.d. “Legge Cirinnà”); sempre in materia coniugale, ci sono stati 245 fra separazioni e divorzi davanti all’Ufficiale di stato civile, i cosiddetti “divorzi brevi”: una media di circa 50 l’anno (ovvero uno a settimana), con un forte calo nel biennio più acuto della pandemia (23 nel 2020 e 40 nel 2021), che nel 2022 con 56 procedure è tornato ai numeri pre-covid, quando furono 61 nel 2019 e 65 l’anno precedente.
Sul fronte per così dire “opposto”, cioè i matrimoni, questi i numeri nella nostra città: nel 2022 sono stati 147 quelli civili e 63 quelli religiosi (tot. 210); nel 2021 rispettivamente 118 e 53 (tot. 171); nel 2020 ce ne furono invece 77 civili e 27 religiosi (tot. 104); nel 2019 infine 127 civili e 75 religiosi (tot. 202), con un rapporto – nel periodo considerato – di un matrimonio religioso su tre: 218 sui 687 totali. La media generale del quadriennio è stata di oltre tre matrimoni la settimana.
(Fonte: Servizi Demografici Comune di Carpi)