“Necessaria e urgente un’operazione finanziaria. La Regione chiederà al Governo di convocare quanto prima il tavolo nazionale chiesto dai sindacati per rispondere alle difficoltà di liquidità di Industria italiana autobus e metterla nelle condizioni di accedere a fornitori e indotto e di soddisfare gli ordini per 700 bus. D’altronde gli azionisti, come Invitalia e Leonardo, sono soggetti pubblici controllati dal Ministero dell’Economia”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla sintetizza l’esito dell’incontro con i rappresentanti dei lavoratori di IIA e i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm Massimo Mazzeo, Simone Selmi e Roberto Ferrari. Nel gruppo IIA oltre allo stabilimento bolognese, l’ex Bredamenarinibus, c’è anche quello di Flumeri in provincia di Avellino.

“Quella delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori è una reazione giusta a salvaguardia di un asset industriale strategico, oltre che dei posti di lavoro, e merita una risposta chiara e rapida. È un paradosso– prosegue Colla– che ci sia un’azienda che ha tanti ordini di bus ma debba attendere la lentezza delle decisioni degli azionisti per permettere la produzione industriale”.

“Non possiamo permetterci, dopo il salvataggio degli anni scorsi, di ripiombare in un girone dantesco-conclude-. Sarebbe incomprensibile rimanere schiacciati tra finanza e mercato, visto il potenziale di mercato che ha oggi l’azienda: un portafoglio con 700 ordini di bus, il più alto livello di potenziale produttivo del Paese di mezzi ibridi, elettrici e a idrogeno. Inoltre, col Pnrr devono andare a bando 3500 bus per il trasporto pubblico locale: se perdiamo Industria italiana autobus, l’unica azienda che li produce in Italia, noi cediamo l’opportunità di vendere i mezzi, insieme quindi ai fondi del Pnrr, alla tedesca Man, alla Mercedes, alla Renault o a Stellantis che li fa in Francia. Non possiamo permettercelo”.

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