L’Italia detiene il primato europeo di consumo pro capite di acqua in bottiglia: 200 litri all’anno. Questa cifra si traduce in una produzione di 350.000 tonnellate di plastica. Ne consegue il grave problema rappresentato dalla gestione del rifiuto plastico, oltre a un elevato inquinamento da emissioni di gas serra dovute al confezionamento e al trasporto delle bottiglie.
Il Comune di Formigine intende mettere in campo azioni concrete per incentivare comportamenti di vita più sostenibili, tra i quali un maggiore consumo dell’acqua di rete, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti plastici.
Sono stati installati nelle scuole primarie e secondarie di primo grado 15 erogatori di acqua del pubblico acquedotto, disinfettata e microfiltrata. Inoltre, è iniziata la distribuzione agli studenti delle scuole di Formigine e delle frazioni di borracce in acciaio inox da utilizzare per i consumi quotidiani di acqua a scuola ma anche a casa e nel tempo libero. In totale, saranno distribuite 3mila borracce.
I risultati attesi sono una riduzione di quasi 550mila bottiglie da mezzo litro all’anno, per quasi 5.500 kg di rifiuto plastico in meno e una riduzione di emissioni di CO2 pari a 19mila kg.
“Con questa nuova iniziativa – afferma il vicesindaco con delega alle Politiche scolastiche Simona Sarracino – diamo continuità al progetto A tutto bio, che ha previsto nello scorso biennio interventi di educazione alimentare per la promozione del biologico e per la sensibilizzazione alla lotta agli sprechi e alla sostenibilità ambientale, rivolti alle scuole, ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Dopo la foody bag che gli alunni hanno imparato a utilizzare per portare a scuola una merenda sana e a casa il pane o il frutto eventualmente non consumato; sono sicura che ora i nostri studenti apprezzeranno anche le borracce. Le nuove generazioni, infatti, sono le più sensibili nei confronti della salvaguardia del Pianeta”.
“Il Comune di Formigine prosegue nell’impegno volto alla riduzione della produzione di rifiuti, in particolare quelli plastici, e alla realizzazione di azioni utili alla mitigazione degli effetti dovuti ai cambiamenti climatici in attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile – conclude l’assessore all’Ambiente Giulia Bosi – La collaborazione tra pubblica amministrazione, istituzioni scolastiche e famiglie è indispensabile per attuare sia le piccole che le grandi rivoluzioni a difesa dell’ambiente”.
Il costo totale del progetto ammonta a circa 36mila euro, di cui l’80% finanziati dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti.