Una sessantina di allevatori di Modena e provincia ha partecipato al corso sulla mungitura delle bovine da latte organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) che si è tenuto il 21 e il 22 febbraio scorsi nella sede territoriale dell’Associazione per quanto riguarda la parte teorica, e presso l’allevamento Carlo Moscattini di Formigine (MO) relativamente alla sessione pratica.
Il corso rientra nel ricco calendario di iniziative che ARAER ha in programma per l’intero 2023, il cui scopo è quello di contribuire ad accrescere la professionalità degli allevatori, in questo caso di bovine da latte, la cui produzione è prevalentemente destinata al Parmigiano Reggiano.
“Il settore zootecnico in generale, e quello dei bovini in particolare – spiega Carlo Sighinolfi, agronomo e docente del corso – sta vivendo una profonda trasformazione legata al miglioramento della sanità animale, al rispetto della sostenibilità, alle normative che stanno via via entrando in vigore a iniziare dalla nuova Pac; per questo oggi non è più possibile pensare al mungitore come a un mero operatore, bensì come a una figura specializzata perfettamente in grado di adottare con competenza tutti gli accorgimenti necessari per prevenire le malattie, in primis le mastiti, migliorare il benessere della mandria, rispettare l’ampio concetto di sostenibilità che oltre all’ambiente deve riguardare anche l’ambito sociale ed economico. Il significativo numero di partecipanti che abbiamo registrato al corso di Modena dimostra la sensibilità degli allevatori e soprattutto la loro voglia di essere protagonisti attivi e competenti del grande processo di trasformazione in atto all’interno del comparto zootecnico”.
“Oggi il nostro settore è sistematicamente al centro di duri attacchi da parte di lobby che intendono ridimensionare, se non distruggere una delle voci più importanti dell’economia nazionale che racchiude peraltro un patrimonio di tradizione ed esperienza incomparabile – afferma il direttore di ARAER, Claudio Bovo – l’impegno che l’Associazione sta portando avanti con un’azione di formazione e informazione capillarmente distribuita in tutte le province dell’Emilia Romagna non riguarda solo i nostri associati e gli allevatori in generale, ma vuole rappresentare anche un’occasione per far conoscere al consumatore il valore della zootecnia e la preparazione di chi vi opera, tentando di trasmettere ai non addetti ai lavori informazioni corrette e supportate da dati scientifici difficilmente contestabili. ARAER è convinta di riuscirci”.