Si riuniscono oggi a Modena, venerdì 24 febbraio 2023, gli esperti del carcinoma gastro-esofageo che costituisce un importante problema sanitario globale, rappresentando oggigiorno la 3° causa di morte cancro-relata nel mondo e con un’incidenza di circa 17000 nuovi casi in Italia nell’anno 2022. L’evento, organizzato dall’Oncologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Massimo Dominici (foto in alto), riunisce oncologi e radioterapisti da tutta Italia con l’obiettivo di fornire e di passare in rassegna le promesse e le sfide che attendono la ricerca nei prossimi anni. L’appuntamento è all’Hotel Fini Baia del Re Str. Vignolese, 1684 – 41126 Modena.
“Negli ultimi anni – ha confermato il prof. Massimo Dominici – abbiamo assistito a progressi incrementali ma costanti nella ricerca in questo ambito che si sono tradotti in miglioramento dell’outcome dei pazienti. In particolare siamo di fronte all’avvento dell’immunoterapia in prima linea di trattamento e all’allargamento del ventaglio di opzioni “ beyond first-line” con un numero crescente di farmaci che ha mostrato efficacia in seconda e terza linea, candidando un numero sempre maggiore di pazienti a procedere lungo un “continuum of care”, già realtà per altre neoplasie gastrointestinali”.
Accanto a questi traguardi clinici, il mondo della ricerca traslazionale è in continuo fermento con identificazione di nuovi bersagli terapeutici, ma anche biomarkers in grado di rendere sempre più’ preciso e personalizzato il trattamento. Per questi motivi, a Modena il 24 febbraio 2023 è stato organizzato un update sullo stato dell’arte nella gestione del carcinoma gastro-esofageo con l’obiettivo di fornire e di passare in rassegna le promesse e le sfide che attendono la ricerca nei prossimi anni.
“I temi trattati nella giornata – sottolineano il dr Andrea Spallanzani e dr Massimilano Salati, oncologi presso la Struttura Complessa di Oncologia AOU Modena ed organizzatori dell’evento – spazieranno dall’utilizzo di nuovi farmaci nel trattamento sistemico della neoplasia esofago-gastrica alle attuali e future tecnologie di ricerca in ambito oncologico senza tralasciare il ruolo fondamentale del paziente nel processo decisionale per ottenere il miglior outcome”.
“Il trattamento dei tumori dell’esofago richiede un approccio multidisciplinare, dove la radioterapia oncologica, l’altra specialità che tratta quasi esclusivamente pazienti con tumori maligni, ha un ruolo essenziale con approcci locali sul tumore primitivo e interventi mini-invasivi nei pazienti metastatici” conferma prof. Frank (foto in basso), Direttore della Struttura Complessa di Radioterapia oncologica.
“La radioterapia, – sottolinea il dott. Bruno Meduri, Radioterapista oncologo – ha svolto storicamente un ruolo molto importante nel trattamento delle neoplasie esofagee. Il trattamento radiante rappresenta infatti il trattamento d’elezione per le neoplasie non operabili, in associazione al trattamento farmacologico. Nei pazienti operabili, inoltre, la somministrazione del trattamento radiante in fase pre-operatoria in associazione al trattamento farmacologico, garantisce un significativo aumento della sopravvivenza dei pazienti. Quest’ultimo approccio è anche necessario per permettere ai pazienti di poter esser sottoposti al trattamento immunoterapico dopo l’intervento chirurgico, una combinazione con notevole potenziale nel futuro”.
Conclude il prof. Massimo Dominici, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia “L’evento ben si sposa con la neonata Rete Oncologica Regionale e, in un’ottica di collaborazione, saranno infatti presenti all’evento oncologi esperti nel trattamento della patologia gastro-intestinale provenienti dai principali istituti di ricerca della nostra regione accanto ad esperti di fama nazionale e internazionale sugli ambiti di ricerca clinica e pre-clinica quali la biopsia liquida ed il microbioma ”.