“La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima. Noi questa occasione proprio non potevamo farcela sfuggire!”, così a Felina durante la cerimonia di apertura dei campionati italiani di bocce dei sordi aveva detto la professoressa Paola Dallari, decente della 1^E di Felina, citando Henri Bergson. Nei tre giorni di gare e di iniziative collaterali, fra la comunità castelnovese ed il gruppo di 60 sordi protagonisti dell’evento è scattato un amore fatto di reciproche attenzioni e di un dialogo nel quale la diversità si è trasformata in valore.

Sulle piste del bocciodromo di Felina, per l’occasione convertito in una sorta di salotto dello sport, hanno dominato gli atleti di Trieste che si sono aggiudicati il titolo italiano individuale con Giuseppe Fiorin, il titolo a terne con Claudio Bortot, Francesco Iommelli e Giuseppe Fiorin, ed anche quello per società, ma fuori hanno vinto prima il rispetto e la collaborazione e poi l’amicizia che si è instaurata fra tante persone del luogo e gli ospiti sordi. La visita alla Latteria del Fornacione il coinvolgimento della banda musicale del paese, la partecipazione degli studenti dell’IC Bismantova e, per alcuni gruppi, l’escursione alla Pietra di Bismantova hanno favorito la conoscenza del cuore e delle eccellenze del territorio. La buona cucina delle “resdore” del Centro Sociale Felinese, l’ospitalità degli albergatori e la collaborazione dei soci della bocciofila ha fatto il resto.

Fra le donne della “raffa” la più brava è stata la bresciana Anna Pizio che ha preceduto due giocatrici di Torino, Valentina benvenuti e Teresa Sorace. Questa invece la classifica finale per società: G.S.S. Trieste, A.S. Pavoni Brescia, G.S.S.Torino, G.S. ENS Pordenone, U.S. Sordomuti Bergamo, ENS Scaligera Verona, ENS P.Celada Pavia, U.S. Magarotto Brindisi.

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