Gli investimenti sul territorio, la gestione dei rifiuti e il rapporto scuola-lavoro. Sono stati questi i principali temi al centro del consiglio di sede Lapam Confartigianato a Fiorano Modenese.
Il presidente della locale sede Lapam Ercole Leonardi ha aperto i lavori affrontando il tema delle comunità energetiche, specificando che sono già state presentate 141 domande e che ciò comporta l’esigenza di creare un nuovo rapporto fra imprese, enti pubblici e multiutility. Sul tavolo anche il capitolo relativo alla nuova modalità di raccolta rifiuti, che nel comune è già stata avviata. Il presidente Leonardi ha fatto sapere che presto contatterà l’amministrazione comunale per definire ed eventualmente cambiare i giorni di raccolta in base alle tipologie imprenditoriali.
Al centro del dibattito anche il tema del rapporto scuola-lavoro: il consiglio ha ricordato l’importanza di iniziative come Manifatture Aperte: «Siamo certi che l’associazione, visto l’ottimo operato che sta svolgendo negli istituti di Modena e provincia – ha puntualizzato Ercole Leonardi, presidente della locale sede Lapam –, continuerà nella sua missione di incontrare gli studenti e prepararli alle dinamiche del mercato del lavoro, con l’auspicio che possiamo annoverare anche gli istituti scolastici del comune di Fiorano Modenese all’interno del progetto».
Il consiglio di sede di Fiorano Modenese è stato anche l’occasione per presentare un’analisi effettuata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato sul tessuto economico del comune. Al 31 dicembre 2022 erano 1.607 le imprese attive nel territorio, 495 delle quali artigiane, pari a quasi una su tre (il 30,8%). Rispetto al quarto trimestre 2021, il numero di imprese è aumentato del 2,4%, a fronte di un calo medio provinciale dello 0,5%. Anche le imprese artigiane sono aumentate nell’ultimo anno di 7 unità (+1,4%), in controtendenza rispetto al -1,5% medio provinciale. Se si prende in esame il lungo periodo, dal quarto trimestre 2007 al quarto trimestre 2022, si sono aggiunte complessivamente 101 imprese, pari a un +6,7%.
Analizzando il territorio per macrosettori di attività, si nota una maggior concentrazione di imprese nei Servizi alle imprese (25,6%), nella Manifattura (22,4%) e nel Commercio e Autoriparazione (21,9%). Confrontando il numero di imprese attive al quarto trimestre 2022 con quello di 12 mesi prima, l’unico calo si può osservare nell’Agricoltura (3 imprese in meno, pari a un -6%). Osservando i dati nel lungo periodo (quarto trimestre 2010-2022), la Manifattura risulta essere il settore con il calo più marcato, con 23 imprese in meno (-6%), seguito dall’Agricoltura (20 imprese in meno, pari a un -29,9%). Al contrario registra una crescita maggiore rispetto a 12 anni fa il comparto dei Servizi alle imprese (104 imprese in più, +33,9%).
«Anche se per Fiorano il dato statistico sul calo delle imprese artigiane è più confortante rispetto alla media provinciale – ha dichiarato Ercole Leonardi, presidente della locale sede Lapam –, la sfida da affrontare è rappresentata dalle mutate esigenze della piccola impresa, chiamata a operare in un ambiente estremamente incerto e complesso. Preoccupa il calo delle imprese giovanili per la difficoltà all’accesso al credito, il cambio generazionale e la difficoltà di trovare personale qualificato. Digitalizzazione e green saranno per il futuro sempre di più i punti cardine a cui dovranno guardare le imprese. Ma se la sostenibilità e l’innovazione sono fondamentali per rimanere competitivi, la qualità del prodotto garantita resta la leva principale per battere la concorrenza».