Gli spazi in cui hanno vissuto, gli affacci, gli oggetti cari di una vita, gli strumenti del lavoro quotidiano e i frutti dell’ingegno. La Regione conferma il proprio sostegno alle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, in particolare le strutture individuate dalla prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione dell’apposito marchio.
Lo fa stanziando 200mila euro, tramite un bando appena approvato dalla Giunta. Risorse destinate a sostenere progetti di valorizzazione e promozione delle Case, così da raggiungere una serie di obiettivi fissati dalla legge regionale 2/2022: catalogazione e studio del patrimonio culturale; incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita; potenziamento della fruizione pubblica e della comunicazione tramite l’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale; promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari, percorsi collegati ai paesaggi culturali e progetti di smart tourism.
Il bando: tempi e modalità
Le domande dovranno essere inviate per via esclusivamente telematica, tramite piattaforma web raggiungibile dal portale del Settore Patrimonio culturale della Regione, a partire dalle ore 10 del 15 maggio ed entro le ore 16 del 23 giugno 2023.
Le risorse finanziarie per l’attuazione del bando trovano copertura in appositi capitoli di bilancio relativi alla legge regionale 18/2000 (“Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”). I limiti minimi e massimi di spesa ammissibile per ciascun progetto sono rispettivamente di 5mila euro e di 20mila euro. Il contributo massimo che verrà concesso per ogni progetto è pari all’80% dei costi preventivati e non potrà comunque superare l’importo di 16mila euro.
I destinatari
Tra i soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” (consegnato ufficialmente venerdì 31 marzo scorso nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna), possono presentare domanda Comuni, Unioni comunali, organizzazioni e istituzioni culturali, ossia fondazioni e altri enti, comprese le associazioni, che hanno sede legale in Emilia-Romagna. I soggetti privati non possono partecipare direttamente ma solo tramite un accordo di rete con altri soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio, o con il Comune del luogo in cui ha sede la dimora.
Case e studi degli illustri, le 52 strutture riconosciute
Le 52 strutture riconosciute (l’81% delle domande pervenute) con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” fanno riferimento a 9 famiglie e 55 personaggi. Di questi, 18 sono artisti (tra cui Gino Covili, Angelo Davoli, Pietro Ghizzardi, Cesare Leonardi, Giorgio Morandi, Guerrino Tramonti, Wolfango, Carlo Zauli), 14 personaggi storici (come Francesco Baracca, Ugo Boncompagni / papa Gregorio XIII, Alcide Cervi e i suoi figli, Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi), 8 letterati (Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giosue Carducci, Tonino Guerra, Marino Moretti, Giovanni Pascoli, Renato Serra), 5 musicisti e cantanti (Secondo Casadei, Luciano Pavarotti, Gioacchino Rossini, Arturo Toscanini, Giuseppe Verdi), 4 scienziati e inventori (Raffaele Bendandi, Cesare Maltoni, Guglielmo Marconi, Cesare Mattei), 3 cineasti (Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Mario Lanfranchi), 3 collezionisti (Luigi Magnani Rocca, Luigi Parmeggiani, Renzo Savini).
Informazioni sul bando all’indirizzo https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/avvisi-e-bandi/case-studi-persone-illustri-2023.