Da alcuni giorni gli investigatori delle Squadre Mobili di Bologna e Reggio Emilia, nell’ambito di un’attività investigativa comune, stavano monitorando un cittadino albanese classe 1986, con precedenti legati al traffico di droga, residente in Reggio Emilia nell’area della stazione storica, sospettato di essere un corriere di significativi quantitativi di sostanza stupefacente trasportati in tutta la regione.
Nella giornata di ieri l’uomo, anche sulla scorta dei pregressi servizi di osservazione, dopo aver fatto alcuni giri a Reggio Emilia si dirigeva a Bologna dove veniva bloccato in località Le Budrie unitamente al personale del Commissariato di San Giovanni in Persiceto. A bordo dell’autovettura dell’uomo gli investigatori rinvenivano un panetto di cocaina del peso di un chilo e 19.950 euro contanti.
Immediatamente il personale proseguiva a Reggio Emilia sia l’appostamento dell’abitazione del corriere che quella di un connazionale, sita in località San Bartolomeo, dove si era recato in giornata prima di dirigersi a Bologna.
Dall’abitazione di San Bartolomeo gli operatori della Polizia di Stato notavano uscire un uomo, anch’egli cittadino albanese, classe 1977, già noto per precedenti legati al traffico di droga. Gli operatori procedevano a perquisizione personale e veicolare dell’autovettura su cui l’uomo stava salendo: nel baule, all’interno di uno zaino, si rinveniva e sequestrava sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso lordo di grammi 5981,16, grammi e 26,42 di Marijuana, oltre ad un revolver Taurus con matricola abrasa con 50 cartucce. All’interno dell’abitazione, poi, dentro una valigia trolley grammi 2618,55 di hashish e la somma in contanti di € 9.290, quest’ultima rinvenuta all’ interno di un cassetto del comodino della camera da letto.
Sulla scorta di quanto accertato entrambi i cittadini albanesi venivano tratti in arresto rispettivamente a Bologna e Reggio Emilia.
L’operazione in parola, ancora nella fase delle indagini preliminari, ha evidenziato da un lato la proficua collaborazione tra Uffici investigativi del distretto emiliano e, dall’altro, ha confermato la capacità della criminalità di matrice albanese di commerciare rilevanti quantitativi di cocaina in regione.