Per il secondo anno, la Città metropolitana, con il Coordinamento metropolitano infanzia e adolescenza, ha promosso il monitoraggio delle attività degli sportelli di ascolto, raggiungendo l’86% delle scuole del primo ciclo e il 91% delle scuole secondarie di secondo grado. Attraverso i colloqui realizzati dagli sportelli, sono stati raggiunti complessivamente 2.391 genitori, 1.973 insegnanti e 5.946 studenti/studentesse.
Diversi i dati analizzati: i temi affrontati nei colloqui, riguardano in particolare la sfera relazionale, personale e familiare (per studenti e genitori), mentre i docenti richiedono maggiormente consulenze e aiuto nella gestione di dinamiche comportamentali e relazionali in classe e nel rapporto coi genitori e con colleghe/i.
Un dato particolarmente rilevante riguarda il forte aumento rispetto allo scorso anno, degli invii al territorio (servizi educativi, sociali e sanitari), che denota anche un maggior raccordo tra le scuole ed i servizi (per il primo ciclo, si evidenziano principalmente invii ai Servizi educativi, per il secondo ciclo, alla Neuropsichiatria e Spazio giovani).
Sono emersi anche nodi critici, come ad esempio il turn over elevato dei professionisti dello sportello, che ostacola fortemente il radicamento strutturale di questa figura all’interno della scuola e quindi del servizio offerto. Le indagini svolte, quindi, hanno permesso di raccogliere e analizzare sia aspetti qualitativi che quantitativi dell’attività dello sportello, in quanto luogo di presidio tra scuola e territorio e di intercettazione e facilitazione della lettura delle diverse forme di disagio, e di programmare, grazie alle alla lettura dei dati, azioni condivise e piste di lavoro, sia di ambito metropolitano che locale, in rete con gli altri soggetti del territorio (servizi educativi, sociali e sanitari).
Il monitoraggio è stato presentato nei giorni scorsi durante l’incontro Lo sportello di ascolto a scuola, nell’area metropolitana di Bologna, rivolto a operatori e operatrici di sportello d’ascolto e docenti interessati e ai servizi socio-sanitari educativi del territorio.
Sara Accorsi, consigliera metropolitana a Welfare metropolitano e lotta alla povertà, ha commentato: “La condivisione dei dati del report è stata l’occasione per ringraziare chi opera attivamente negli sportelli attivati nelle scuole di ogni ordine e grado e negli enti di formazione di tutto il territorio metropolitano ed è stata accompagnata da una interessante interlocuzione con i/le partecipanti, da cui è emerso che l’attivazione degli sportelli ha generato nelle diverse realtà altre buone pratiche di risposta ai bisogni di studenti/studentesse, del corpo insegnanti e delle famiglie.
Creare occasione di confronto sull’analisi dei dati raccolti è fondamentale per individuare nuove azioni da mettere in campo al fine di accrescere l’efficacia degli sportelli stessi”.
Il report “Gli sportelli di ascolto negli Istituti scolastici di 1° e 2° grado, negli Enti di formazione professionale e nei CPIA della Città metropolitana di Bologna”
Sito dedicato in cui è possibile consultare la registrazione dell’incontro: www.cittametropolitana.bo.it/sanitasociale/infanzia_adolescenza