Grazie alla collaborazione con la famiglia Eco, al lavoro degli studiosi e del personale dell’Università di Bologna, alla costante presenza e all’appoggio della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Ministero della Cultura, il 17 maggio arriveranno all’Alma Mater i primi 2.500 volumi provenienti dalla biblioteca moderna e di lavoro di Umberto Eco.
Sono volumi annotati, postillati, sottolineati per mano dell’autore, che saranno collocati presso la Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB), in attesa del definitivo allestimento degli spazi di piazza Puntoni consacrati al lascito degli eredi di Umberto Eco.
Subito dopo l’arrivo nella Biblioteca Universitaria, i 2.500 libri saranno sottoposti, oltre al regolare lavoro di catalogazione, anche a un processo di digitalizzazione e “metadatazione”, finanziato dal Ministero della Cultura. Questo lavoro, che durerà qualche mese, contribuirà al progetto Abulafia: una joint venture tra l’Alma Mater e la famiglia Eco (che vede coinvolte anche istituzioni quali CNR-ILIESI e CINECA), per la realizzazione di una versione virtuale della biblioteca moderna di Eco. In questo modo, sarà possibile consultare da tutto il mondo gli oltre 35.000 volumi e documenti su cui il grande studioso internazionale lavorava tutti i giorni.
La Biblioteca Moderna di Umberto Eco sarà ospitata nell’ala novecentesca della BUB, in particolare nella porzione affacciata su piazza Puntoni. I volumi saranno posizionati su scaffalature bianche distribuite su due livelli divisi da un ballatoio: una “citazione” esplicita dell’ambiente di provenienza, ovvero la lunga teoria di librerie bianche nell’appartamento milanese del professore. Ma gli ambienti dialogheranno anche con la sede di destinazione, richiamando le forme neoclassiche della biblioteca a due livelli voluta da Benedetto XIV, che oggi è l’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna.
In attesa che termini l’allestimento degli spazi fisici dedicati al lascito di Eco e che il progetto Abulafia sia completato e testato, dopo l’estate i primi 2.500 libri saranno aperti alla consultazione nella Sala delle Collezioni speciali della Biblioteca Universitaria di Bologna.